Beato chi teme il Signore

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Il Salmo 127 descrive bene l’identità della famiglia di Nazaret: la serenità, la pace e l’amore che derivano dalla fede, dal timore del Signore, divengono benedizione e gioia anche in mezzo alla prova. La fiducia in Dio dimostrata da Giuseppe e la sua pronta obbedienza divengono lo strumento con cui Dio può realizzare il suo progetto di salvezza. Le parole del Siracide (Sir 3,3-7), come quelle degli altri libri sapienziali che parlano del giusto, ci fanno comprendere come l’abbandono alla volontà di Dio è l’arma più preziosa per realizzare cose grandi davanti a Dio e agli uomini.

Meditazione

I racconti evangelici che riguardano la famiglia di Nazaret ci mostrano la via scelta da Dio per l’Incarnazione e la Redenzione: la via della semplicità e dell’umiltà. Intorno a Gesù non appaiono palazzi regali o corti principesche ma cose semplici e povere, disagi e affanni, che però non turbano né Maria né Giuseppe. Tutto è affrontato con coraggio e fortezza in nome del Signore e della fedeltà alla sua volontà. Oggi sentiamo spesso parlare della crisi della famiglia e ne vediamo le conseguenze gravi, soprattutto nei giovani e nei bambini: una crisi che crea dolore e sofferenze grandi. Eppure, gli uomini e le donne credono di trovare la soluzione dei loro problemi magari con il divorzio e la separazione, oppure di trovare l’amore e la felicità cambiando partner. Inoltre, oggi si devono affrontare disagi legati al lavoro e alla mancanza di una casa adatta alle esigenze familiari. Certo le difficoltà sono tante e grandi, ma non possono essere affrontate con la fuga o, peggio, distruggendo i legami familiari nella convinzione di trovare così la pace e la serenità. La famiglia di Nazaret è un autentico modello per le famiglie di oggi che si dibattono in mezzo alle gravi difficoltà del momento. Il modo migliore per uscirne è quello di rinsaldare i fondamenti che soggiacciono alla famiglia stessa. La concordia nasce dalla capacità di sostenersi l’un l’altro, di sopportare le difficoltà che si incontrano con pazienza: non c’è amore senza sacrificio, non c’è legame familiare senza la sofferenza che ogni legame comporta. L’amore pretende sempre che venga donata all’altro una parte di se stessi: questo dono reciproco, fatto di amore e generosità, è il vero cemento capace di tenere insieme le diverse realtà della famiglia. 

Preghiera

O Santa Famiglia di Nazaret, tu che hai vissuto il dolore e la difficoltà di testimoniare la fede e la carità, ti prego per la tua intercessione di insegnarci l’amore e la pazienza, affinché possiamo vivere autenticamente la pace e la benedizione che tu prometti al giusto e ai fedeli in Cristo. 

Agire

Farò della mia famiglia un luogo dell’amore vero, dove la pace e il sacrificio generoso di se stessi possano costruire un autentico tempio del tuo amore.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Marco Frisina, presidente della Commissione Diocesana di Roma per l’Arte Sacra e i Beni Culturali, tratta dal mensile “Messa Meditazione”per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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