Lettura
Scrivendo alla comunità di Tessalonica, Paolo sottolinea la capacità di fidarsi sempre di Dio, soprattutto quando ci è richiesto di affrontare difficoltà gradi ed impervie. “Anche se dovessero esserci oltraggi, fatiche ed incomprensioni” la fiducia in Dio è quella che permette di superare tutto. Inoltre, Paolo sottolinea un concetto fondamentale che aggiunge un di più di valore alla fiducia in Dio: la certezza che Lui ci ha scelti e chiamati.
Meditazione
Il lungo elenco dei “guai a voi” pronunciato da Gesù ogni volta ci scuote e ci pone sani ma non facili interrogativi circa la nostra vita. Oggi concentriamo lo sguardo su uno tra i più comuni che recita: “guai a voi scribi e farisei ipocriti che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità, di intemperanza”. Basterebbe ripetere ogni giorno nelle nostre preghiere questa parola di Gesù per metterci davvero in discussione circa la nostra fede e la nostra vita. “Esterno ed interno” sembra quasi il binomio su cui ogni uomo e la società di ogni tempo è combattuta. L’apparenza o l’interiorità: nella logica di Gesù e del suo Vangelo c’è un qualcosa di più profondo. Infatti, non è semplice questione di esteriorità o di interiorità, Gesù non disprezza l’esterno, ma fa un’attenta analisi sull’interno, che è pieno di avidità e di intemperanza. La domanda vera e centrale non è tanto sulla nostra attenzione all’esteriorità delle cose, ma su cosa caratterizza e “abita” la nostra interiorità. Il punto è capire cosa abita nella nostra interiorità, quali sono i sentimenti che dimorano nella nostra vita, quali valori abitano nel nostro essere cristiano, su quali scelte evangeliche conduciamo e fondiamo la nostra esistenza. Letto in questi termini, il discorso sull’interiorità diventa qualcosa di ben altro e di più profondo. La grande preoccupazione di Gesù è la nostra interiorità, la nostra salute e salvezza dello spirito; a Lui interessa che la nostra interiorità sia abitata dal bene e dall’amore e non da altri sentimenti che ci allontano da lui. Infatti, se l’interno è pieno di amore e di misericordia, l’esterno sarà ancora più bello. Prendiamoci cura della nostra interiorità e chiediamoci cosa abita in essa.
Preghiera
Signore Gesù, che non disprezzi l’esterno ma che hai cura dell’interiorità, ti prego, aiutami a prendermi cura di me, della mia interiorità, della mia anima, perché sia sempre piena di sentimenti evangelici, che vibrino del tuo amore. Aiutami a non trascurare la mia vita spirituale e a lasciare che in me abitino i sentimenti che dimoravano nella “tua interiorità”.
Agire
Guardare e vivere tutto a partire dall’interno, senza fermarmi soltanto all’esteriorità, cercando sempre di scendere in profondità e guardare al di là delle cose.
Meditazione del giorno a cura dimons. Domenico Cornacchia, vescovo di Lucera-Troia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti:
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