L'essenziale della fede

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

La lettura dalla Prima Lettera di san Paolo ai Tessalonicesi ci inserisce in un contesto di lode e di ringraziamento a Dio, perché nella comunità di Tessalonica sono sorti fratelli che, con la vita, l’esempio e la preghiera, hanno testimoniato ed annunciato il Vangelo di Cristo. La lode e la preghiera di Paolo per i fratelli consegna due atteggiamenti fondamentali per la vita della comunità: il primo è la preghiera di ringraziamento a Dio per i fratelli, e quindi, la preghiera comunitaria; il secondo è il valore della testimonianza di fede che genera credenti.

Meditazione

L’odierno Vangelo è quello dell’elenco famoso dei “guai a voi” di Gesù. Un Vangelo che ogni volta tuona nei nostri cuori e nelle nostre vite, come un forte monito di Gesù ad essere veri e a vivere in prima persona quello che diciamo. Gesù apostrofa chiaramente con il“guai a voi gli scribi e i farisei”, una categoria precisa di persone, ma se al posto di questi ci mettessimo noi, ci renderemmo subito conto che, forse, queste parole che Gesù dice, con forza e vigore, magari sono proprio per noi. Si tratta, allora, di mettere al vaglio della verità evangelica la nostra vita. Si tratta di chiedersi perché e per chi diciamo di credere, per quali ragioni e motivazioni profonde facciamo il bene, perché ci improvvisiamo guide degli altri, quando poi ci rendiamo conto che siamo ciechi, perché non ci prendiamo cura solo di noi stessi. Dovremmo, allora, interrogarci seriamente sul nostro stile di vita; dovremmo ritornare all’essenziale delle nostre esistenze, per comprendere davvero ciò che è l’essenziale della nostra fede, per capire se stiamo vivendo nella fede, o se la stiamo sfruttando solo per allargare il nostro ego. Questa è una delle pagine che dovremmo centellinare nel nostro cuore parola per parola, versetto dopo versetto, poiché mette a nudo quello che noi siamo, facendoci verificare la autenticità della nostra fede e il modo in cui la viviamo, soprattutto nei confronti del prossimo. Inoltre, sembra quasi come se Gesù ci stesse mettendo innanzi alla nostra vita il suo Vangelo, e ci stesse chiedendo quale Vangelo noi viviamo, se il “suo”, o una riscrittura accomodante di esso, per sentirci più gratificati ed appagati. Allora, interroghiamoci: quale Vangelo vivo nella mia vita?

Preghiera

Signore, in questa giornata più che continuare a sprecare parole, ti chiedo il dono del silenzio per potermi mettere dinanzi a te e lasciarmi purificare da tutti i compromessi che ho fatto tra me e il tuo Vangelo. Liberami il cuore da tutti quei sentimenti da “scriba e fariseo” che spesso attanagliano la mia esistenza e… fammi vivere!

Agire

In questa giornata, esaminerò il mio modo di essere cristiano pensando al modo in cui “utilizzo” la fede nella mia vita.

Meditazione del giorno a cura dimons. Domenico Cornacchia, vescovo di Lucera-Troia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: 
info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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