Lettura

La prima lettura di oggi ci ricorda che il “Signore è una roccia eterna”, in Lui c’è solidità e stabilità. Così nel salmo responsoriale riceviamo l’invito a rifugiarci nel Signore e a non confidare nei potenti. Le stesse immagini vengono riprese da Gesù nel Vangelo: la Roccia e la fiducia in Dio solo rendono solida e stabile la nostra vita. Uno dei nomi del Signore è la Roccia (Dt 32,4; Is 17,10) perché in Lui ogni fedele trova rifugio e sicurezza. Non dobbiamo temere se ci rifugiamo in Dio e se stabiliamo la nostra vita sulla solidità della sua Parola, potremo vivere sicuri e non temere le avversità. 

Meditazione

La nostra vita spesso oscilla tra il desiderio di essere fedeli a Dio e quello di soddisfare le nostre esigenze e aspettative. A volte fondiamo la nostra vita sull’inconsistenza, sull’effimero, sull’emozione del momento o sulle scelte superficiali dettate dalle mode o dagli interessi momentanei. Tutto questo è spesso accompagnato dal nostro manifestarci come bravi cristiani, magari anche molto attivi ed impegnati. Possiamo correre il rischio di riempirci la bocca del nome di Dio, ma di avere poi il cuore fondato su altri valori, lontani dalla vera fede. Il Vangelo ci ricorda che non basta ascoltare la Parola di Dio, bisogna metterla in pratica; non è sufficiente dirsi credenti, bisogna che la nostra vita testimoni la fede professata. Facendo altrimenti saremmo degli stolti, come chi costruisce una casa sulla sabbia, che sono le false certezze del mondo e gli inganni dell’uomo. Cristo ci chiede, invece, di fondare la nostra vita sulla Roccia di Dio. Non potrà vacillare una casa così ben fondata: potrà affrontare ogni avversità e pericolo, vivrà nella sicurezza di chi conosce bene il materiale solido con cui è costruita. Ma tutto questo significa anche che chi ha una fede autentica preferisce compiere la volontà di Dio invece di parlarne, essere testimone credibile della Parola di Dio, non un vuoto propagandista. Il Vangelo non ha bisogno di uomini e donne che parlino di Cristo, ma di persone che ne vivano ogni giorno la verità e l’amore, affinché il mondo possa essere edificato sulle salde fondamenta della Parola di Dio. Poniamoci dunque in ascolto autentico della Parola e trasformiamo la nostra vita in uno stupendo edificio ben costruito e abbellito dalle opere della carità, dove possiamo ospitare i fratelli. 

Preghiera

O Signore, tu sei la Roccia di salvezza, fa’ che non ti nomini invano ma che nel tuo Nome costruisca la mia vita, radicandola sulla tua Parola; rendimi strumento di carità concreta affinché possa edificare un mondo nuovo, fondato sulla verità del Vangelo e abbellito dalle opere di carità fraterna. 

Agire

Farò in modo che ogni mio discorso non sia una vuota espressione della mia fede ma si trasformi in testimonianza concreta e in obbedienza fattiva alla Parola di Dio.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Marco Frisina, presidente della Commissione Diocesana di Roma per l’Arte Sacra e i Beni Culturalitratta dal mensile “Messa Meditazione”per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it