Lettura

La luce è una di quelle immagini bibliche che percorrono tutta la storia della salvezza e che rappresenta, in modo efficace ed espressivo, l’azione salvifica di Dio nei nostri confronti. Le letture di oggi presentano l’azione divina come un dono al popolo di Dio oppresso dall’arroganza e dall’iniquità dei peccatori che, come le tenebre, oscurano il mondo. Dio rivelerà anche a loro la sua Parola e anche gli “spiriti traviati” impareranno la vera sapienza. Per chi crede, le tenebre della cecità spariranno per lasciar posto alla luce stupenda della redenzione di Cristo che viene nel mondo. 

Meditazione

Nei Vangeli appaiono diversi ciechi che chiedono a Gesù la loro guarigione (cfr. Mt 20,29-34). I due ciechi invocano Gesù come Figlio di Davide, come il Messia atteso di Israele, e attendono da Lui il miracolo facendo leva sulla sua compassione: «Abbi pietà di noi!». Gesù non li guarisce subito ma prima entra in casa per interrogarli sulla loro fede. Egli domanda loro: «Credete che io possa fare questo?»: vuole sapere fino a che punto si spinge la loro fede. Ogni volta Gesù si sente toccato e commosso dalla semplicità della fede dei poveri e anche questa volta, come in altre occasioni, compie il miracolo dicendo loro: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». Il prodigio è generato dalla fede, e il Signore vuole che questa guarigione ne sia una testimonianza. Ma non vuole che si sappia in giro per evitare che questo evento diventi un fenomeno di massa; non vuole che chiunque si senta in diritto di essere guarito dal Signore senza un impegno serio, mentre Gesù vuole che sia la fede a causare il miracolo. Ma la notizia si sparge ugualmente, la povertà del mondo attende l’avvento del Messia che possa consolare e guarire. Il mondo ha bisogno di speranza e di gioia, desidera che il farmaco della misericordia possa scendere sulle ferite profonde degli uomini. Cristo lo sa e, nonostante tutto, si lascia coinvolgere dall’invocazione accorata dei poveri e li tocca con il suo amore. Anche in questo caso, Gesù tocca gli occhi dei ciechi aprendoli alla luce della fede e dell’amore. Corriamo anche noi, poveri ciechi, dal Signore della luce e lasciamoci aprire gli occhi affinché le tenebre che oscurano la nostra vita possano essere dissipate dalla sua misericordia, perché Egli viene nel mondo a guarire le nostre miserie. 

Preghiera

O Cristo, luce vera che vieni nel mondo, tu che illumini ogni uomo che si apre con la fede alla tua verità, dissipa le tenebre del mio cuore affinché possa contemplare il tuo volto di luce e possa riconoscerti mio Salvatore, il Redentore che si fa uomo per noi, donandoci il perdono e la salvezza. 

Agire

Cercherò di nutrire la mia fede attraverso la lettura e la meditazione assidua del Vangelo, affinché la sua verità e il suo amore illuminino la mia vita e il mio cuore. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Marco Frisina, presidente della Commissione Diocesana di Roma per l’Arte Sacra e i Beni Culturali, tratta dal mensile “Messa Meditazione”per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it