Si è conclusa oggi la visita in Russia del cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani. Il porporato – riferisce l’agenzia AsiaNews – era arrivato lo scorso 14 dicembre e ha avuto incontri non solo con la comunità locale, ma anche con rappresentanti del ministero degli Esteri russo.
Ieri aveva incontrato il patriarca di Mosca, Kirill, il quale, dopo il colloquio, ha dichiarato di aver ricevuto una conferma delle “grandi aspettative” riposte nel nuovo Papa e di una “comunanza di vedute” tra Chiesa ortodossa russa e Chiesa cattolica.
“Molto di quello che oggi Papa Francesco propone alla Chiesa, al mondo, alla società, è in linea con la nostra visione”, ha detto Kirill ricevendo il cardinale nella sua residenza al monastero Danilovsky. Secondo il primate ortodosso – informa l’agenzia – nell’attuale momento storico è fondamentale il dialogo tra le due Chiese sorelle, accomunate da posizioni comuni su diverse questioni, quali: pace in Medio Oriente, difesa dei cristiani perseguitati, conservazione dei valori tradizionali, della famiglia, della vita e via dicendo.
Il cardinale Koch ha infatti definito “meraviglioso” l’attuale rapporto tra le due Chiese e, parlando dell’azione congiunta degli ortodossi e cattolici nella tutela della concezione del matrimonio, ha osservato che “l’istituto della famiglia è ora in una crisi molto profonda” e ha fatto appello a una battaglia comune, soprattutto contro l’aborto.
La visita del presidente del Dicastero per l’Unità dei cristiani è una nuova tappa del cammino di dialogo tra Russia e Santa Sede. Già novembre, infatti, altri tre alti rappresentanti vaticani erano arrivati a Mosca: i cardinale Paul Poupard e Angelo Scola, e mons. Vincenzo Paglia.”Abbiamo sempre più spesso l’opportunità di incontrare i prelati cattolici, compresi i membri del collegio cardinalizio”, ha affermato Kirill, apprezzando la possibilità di “comunicare direttamente”.
A Mosca, il cardinale Koch ha incontrato anche il viceministro degli Esteri russo, Alexei Meshkov. Tema dei colloqui era la “cooperazione” tra la Federazione russa e la Santa Sede, avviata nel settembre scorso dalla lettera di papa Francesco al presidente Vladimir Putin.
