All'alba del nuovo anno, una preghiera per la Pace

Compie dieci anni la Veglia a San Pietro del Movimento per l’Amore Familiare

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La Veglia di preghiera per l’unità e la pace nelle famiglie compie quest’anno il suo decennale. L’iniziativa, a cura del Movimento per l’Amore Familiare, raduna ogni ultimo dell’anno decine di famiglie a piazza San Pietro per recitare il rosario, con un’intenzione particolare per la pace nel mondo e accogliere l’anno nuovo.

Intervistata da ZENIT, Manuela Vittori, catechista Missionaria per la famiglia del Movimento dell’Amore Familiare, ha spiegato lo spirito di questo incontro.

Come ha avuto origine la vostra veglia? Da quanti anni si ripete?

Manuela Vittori: La prima Veglia di preghiera per l’unità e la pace nelle famiglie e nel mondo è stata organizzata dal Movimento dell’Amore Familiare il 31 dicembre 2003, dunque la Veglia del prossimo 31/12 sarà l’undicesima che animiamo. Ciò che ha dato origine a questa iniziativa è stato il forte bisogno percepito dai Fondatori – Don Stefano Tardani e l’Assistente Laicale Gabriella Briganti – e condiviso da tutte le famiglie facenti parte del nostro Movimento, di pregare in primo luogo per la pace nelle famiglie, che sono le cellule che formano il tessuto della nostra società, perché abbiamo profondamente sentito che solo così la pace potrà davvero diffondersi in tutto il mondo. In un tempo in cui la famiglia subisce tanti attacchi e si ritrova ad essere spaccata, divisa al suo interno, c’è davvero un gran bisogno di ritrovarsi in tanti, tutti insieme a pregare per la pace e l’unità familiare ed assume un particolare valore poterlo fare a piazza San Pietro, in profonda comunione con la Madre Chiesa e proprio davanti al Presepe, potendo così affidare alla Santa Famiglia di Nazareth tutte le nostre preghiere. I lumini che vengono accesi dalle tante persone che nel corso della notte si presentano, anche solo per qualche minuto, per affidare una propria preghiera al Signore sono talmente tanti che alla fine, messi attaccati l’uno all’altro finiscono per fondersi… Ecco, questa immagine si presta bene a rappresentare le intenzioni che animano questa Veglia: pregare affinché in ogni famiglia si riaccenda la luce della speranza e della fede, cosicché torni a regnarvi la pace e chiedere al Signore il dono dell’unità proprio a partire dalle famiglie perche scompaiano le divisione tra le nazioni e i popoli del mondo intero. Ricordo che questa Veglia avrà luogo anche in altre due città italiane nelle quali opera il Movimento dell’Amore Familiare: Milano e L’Aquila. Essendosi estesa questa iniziativa anche ad altre città, ci ritroveremo ad essere ancora in più persone, in posti diversi, a pregare in comunione spirituale per le medesime intenzioni.

Le festività natalizie sono un momento fondamentale per la famiglia: il 24 e 25 le famiglie si riuniscono (Natale coi tuoi…), il 30 è la ricorrenza della Sacra Famiglia. Il vostro incontro si colloca in quei giorni per dare continuità a questi momenti?

Manuela Vittori: Il nostro incontro si colloca certamente dopo la festività del Natale e la ricorrenza della Sacra Famiglia, più precisamente proprio nell’ultimo giorno dell’anno, quando le persone sono solite ritrovarsi in famiglia o, più frequentemente, con gli amici per il tradizionale cenone di Capodanno. Molte volte questa Veglia di preghiera animata dal Movimento dell’Amore Familiare proprio nella notte  di passaggio tra il 31 dicembre ed il 1° gennaio è stata definita come una sorta di ‘Capodanno alternativo’ e in effetti lo è. È un altro modo di concludere l’anno vecchio e di iniziare quello nuovo (visto che la Veglia inizia alle 23.15 del 31 e si conclude alle 7 del 1° gennaio) affidando entrambi alla Misericordia di Dio e alla potente intercessione di Maria, che il 1° gennaio festeggiamo come “Gran Madre di Dio”, sotto la cui protezione vogliamo proprio mettere noi stessi, tutte le nostre famiglie ed il mondo intero per il nuovo anno che inizia.

Il vostro prossimo appuntamento sarà il primo sotto il pontificato di papa Francesco: con quale spirito vi rivolgerete al Santo Padre? Cosa trasmette la persona del Papa a voi famiglie?

Manuela Vittori: A giugno di questo anno, sempre a piazza San Pietro, abbiamo animato, come da diversi anni ormai, un’altra Veglia di preghiera per il Papa ed il suo Pontificato e papa Francesco era stato da poco eletto. La Veglia del 31 sarà dunque in realtà il secondo appuntamento sotto il pontificato di Papa Francesco, al quale noi famiglie del Movimento ci rivolgiamo con lo stesso spirito con cui ci si rivolge ad un Padre che sa essere una vera guida, un faro di sapienza, della Sapienza di Dio, in un tempo in cui c’è tanto buio e tanto bisogno di capire profondamente cosa siano il Bene e il Male e la profonda differenza che c’è tra l’uno e l’altro. La persona di Papa Francesco trasmette una sensazione di grande vicinanza e di profonda e concreta comprensione delle reali necessità delle famiglie di oggi e ci ricorda sempre ciò di cui c’è veramente bisogno e di cui non si può assolutamente fare a meno in famiglia così come nel mondo intero: ritrovare il perdono, riscoprire la fede e la preghiera, vivere la gioia e la speranza.

La vostra veglia si protrae normalmente fino a dopo l’alba del primo giorno dell’anno, tradizionalmente consacrato a Maria, e scelto come Giornata Mondiale per la Pace. In che modo la famiglia può educare al valore della pace?

Manuela Vittori: Credo che la famiglia non solo possa ma debba educare i propri figli ‘nella pace’ – e non tanto al ‘valore’ della pace – proponendosi come un ‘luogo di pace’ e non di contese, liti e divisioni, come invece purtroppo spesso accade. Non si possono educare i propri figli alla pace se non facendogliela vivere, sperimentare, proprio all’interno della famiglia in cui stanno crescendo, altrimenti si corre il grande rischio di alimentare sempre più nelle generazioni future una sorta di schizofrenia tra valori e ideali astratti (come la pace, l’altruismo e addirittura la stessa fede) e una realtà in cui i giovani si sentono ingannati perché non riscontrano tracce di essi, prevalendo sempre più le divisioni, le ostilità, la diffidenza, l’egoismo e gli interessi personali. Educare i figli alla pace comporta necessariamente ‘farli passare’ attraverso una concreta esperienza di pace, che va costruita in primo luogo in famiglia. Occorre poi sempre ricordarsi che per mantenere viva la pace, in famiglia così come nel mondo, bisogna impegnarsi ogni giorno e volerla veramente, vivendola come un dono ‘quotidiano’ da mantenere e mai come una conquista raggiunta e fatta propria definitivamente, una volta per tutte.

Conclusa la veglia di Capodanno, quali nuovi appuntamenti attendono il Movimento per l’Amore Familiare?

Manuela Vittori: Conclusa la Veglia di Capodanno, l’altro importante appuntamento che attende il Movimento dell’Amore Familiare e che avverrà anch’esso a piazza San Pietro e sarà aperto a tutti coloro che vorranno parteciparvi, sarà la Veglia di Preghiera per il Papa e per il suo Pontificato. Anche questo è un evento che il Movimento vive da sempre con grande gioia, avendo accolto da subito con entusiasmo la richiesta di papa Francesco di sostenere la sua opera di Pastore con le nostre preghiere, come in passato abbiamo avuto la grazia di poter fare anche per i suoi predecessori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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