È morto un grande uomo!

Perdono, libertà, educazione, ottimismo: le armi di Nelson Mandela per vincere la discriminazione e garantire la pace

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

“Detesto il razzismo – sosteneva Mandela – perché io considero come una cosa barbara sia che provenga da un uomo nero o da un bianco”. Quando fu eletto Presidente affermò: “Mai, mai e mai più avverrà che questa bella terra sarà di nuovo testimone dell’oppressione di uno sull’altro”. La sua testimonianza di umanità è una delle più belle del XX secolo.

Si è sempre battuto contro ogni tipo di discriminazione. Quando fu condannato all’ergastolo prese la parola in tribunale e disse: “Ho dedicato la vita intera alla lotta del popolo africano. Mi sono battuto contro il predominio dei bianchi, così come mi sono battuto contro il predominio dei neri. Ho perseguito l’ideale di una società libera e democratica in cui tutti vivano insieme in armonia e con pari opportunità. E’ un ideale per il quale spero di continuare a vivere, fino a conseguirlo. Ma per il quale, se necessario, sono disposto a morire”. Per decenni nessuno pensava che avrebbe potuto farcela. A questo proposito, ha scritto Mandela: “Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”.

Il 2 maggio del 1994, da poco uscito dal carcere, vinse le elezioni e pronunciò un discorso rimasto alla storia: “Questo è uno dei momenti più importanti della storia del nostro paese – disse – sono qui davanti a voi traboccante di gioia e di orgoglio. Sono il vostro servitore, è il momento di guarire le antiche ferite e di costruire un nuovo Sudafrica”. “Mai e poi mai – aggiunse – dovrà accadere che questa splendida terra conosca di nuovo l’oppressione dell’uomo sull’uomo…. Il sole non dovrà mai tramontare su questa gloriosa impresa dell’umanità: Che la libertà possa regnare in eterno. Dio benedica l’Africa!”. Ed ancora: Per essere liberi non c’è solo la via di togliere le catene ad una persona, ma di vivere in modo che si rispetti e si valorizzi la libertà degli altri”.

La vera forza di Mandela è stata quella di sopportare le ingiustizie, rispondendo con gesti di perdono, grande umanità e fratellanza. “Ci sono sogni di un bellissimo Sud Africa” diceva, “ci sono anche strade che portano al raggiungimento di questo obiettivo. Due di queste strade possono essere chiamate Bontà e Perdono”. “Se si vuole fare la pace con il nemico – affermava il leader – si deve lavorare con il proprio nemico. Esso deve poi diventare il vostro partner”. Perchè “la nostra compassione umana ci lega l’ uno all’altro. Non per pietà o condiscendenza, ma come esseri umani che hanno imparato a trasformare la nostra sofferenza comune in speranza per il futuro”.

E sull’educazione, il bene più grande che veniva negato al popolo, Mandela scriveva: “L’educazione è il più grande motore dello sviluppo personale. E’ grazie all’educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato da una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall’altra”.

Secondo Madiba, “nessun paese potrà davvero svilupparsi se i suoi cittadini non avranno un’educazione” e “l’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo”. Quando gli chiesero quale fosse la radice del suo coraggio, rispose: “Ho imparato che il coraggio non è l’assenza di paura, ma il trionfo su di essa. L’uomo coraggioso non è colui che non si sente impaurito, ma colui che vince la paura”.

“Sono fondamentalmente un ottimista – affermò una volta Nelson Mandela – e non so se ciò dipenda dalla mia natura o dalla mia educazione. L’ottimismo è anche tenere la testa alta e continuare a camminare. In molti momenti cupi la mia fede nell’umanità è stata messa duramente alla prova, ma non volevo e non potevo cedere alla disperazione, perché quella strada mi avrebbe portato alla sconfitta e alla morte”.

***

Per ogni approfondimento:

http://www.zenit.org/it/articles/nelson-mandela-sostenitore-della-fratellanza-tra-bianchi-e-neri-prima-parte

 http://www.zenit.org/it/articles/nelson-mandela-sostenitore-della-fratellanza-tra-bianchi-e-neri-seconda-parte


Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione