Quanto è velenosa la contraccezione? (Seconda parte)

Il dott. Renzo Puccetti risponde ai mille interrogativi che stanno dietro alla diffusione e somministrazione delle pillole contraccettive

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Renzo Puccetti: Ci furono pressioni che giunsero da fuori della Chiesa, dal mondo dei mezzi di comunicazione che con la consueta abilità aprirono un fuoco incrociato sulla dottrina cattolica: si scriveva che la continenza periodica era impraticabile, era inefficace, che  i coniugi cattolici la stavano abbandonando in massa per passare alla pillola. Il solo dibattere la dottrina della Chiesa sulla contraccezione costituiva un formidabile argomento contro la dottrina stessa; se infatti se ne discute, allora vuole dire che non è irriformabile, se non è irriformabile, vuol dire che non è certa e se non è certa non obbliga. Non meno assillante per il Papa fu la pressione esercitata da rappresentanti ecclesiali di primissimo piano tra cui spicca il cardinale belga Leo Suenens, che mobilitò una vasta squadra di teologi dell’Università di Lovanio, fece sponda con i media, non disdegnando il sostegno della Planned Parenthood Federation of America e cercando fino all’ultimo di convincere il Papa a mutare la dottrina.

Che cosa sarebbe successo se il Concilio Vaticano II avesse approvato l’utilizzo della pillola contraccettiva?

Renzo Puccetti: La storia non si fa con i se, ma la sua domanda ha il gran pregio di costringere a riflettere. Credo che una buona strada per rispondere sia osservare ciò che è successo laddove l’istanza religiosa ha preso un’altra strada rompendo anche su questo l’unità della dottrina. Mi pare che abbassando le esigenze morali le chiese non si siano affatto riempite, mi sembra di notare che l’autorevolezza nel formare le coscienze sia stata minata in maniera irrecuperabile e che alla fine l’autorità religiosa abbia proseguito in una caduta sempre più in basso lungo un piano inclinato nel tentativo alquanto patetico di rincorrere ed imitare la modernità. Inoltre molti di quelli che oggi sono sacerdoti, religiosi, suore, volontari nelle Chiesa, non sarebbero mai nati. Osservo tutto questo e non posso non percepire tutto il contrasto con l’esempio che ci viene da Gesù a non annacquare la verità, Lui che di fronte al ritirarsi dell’uditorio e allo sconcerto degli apostoli, non esita a metterli davanti alla scelta domandando loro: “Volete andarvene anche voi?”. Ecco, l’occhio della fede e quello della ragione mi mostrano che se la Chiesa avesse ceduto su una dottrina ininterrotta di almeno 18 secoli in assenza di alcun fatto nuovo sotto il profilo scientifico da giustificare il cambiamento, allora non avrei saputo spiegare come un Dio che è lo stesso ieri, oggi e sempre, potesse per mezzo della Sua Chiesa considerare oggi un bene ciò che dagli inizi ha detto essere un male. Poiché Dio non può contraddirsi non sarebbe rimasta altra spiegazione logica che considerare non Chiesa quella chiesa. Ma come sappiamo le cose non sono andate così e non potevano che andare così, se si ha fede nella promessa di Cristo a Pietro.

Quali sono stati i benefici dell’Humanae Vitae?

Renzo Puccetti: Credo il primo beneficio sia stato quello di resistere nella fedeltà a Cristo piuttosto che cedere alle lusinghe del mondo. L’enciclica mi pare poi una grande esortazione rivolta agli uomini e alle donne perché non perdano fiducia nella loro grandezza di creature volute da Dio, amate da Dio, riscattate dal peccato dal sacrificio della croce, rese figlie per mezzo del battesimo. È un invito rivolto ai sacerdoti ad usare la misericordia della verità e del perdono divino, è un invito ai coniugi a proseguire nello sforzo della loro vocazione alla santità nel matrimonio, è un invito ai governanti a non seguire tragiche scorciatoie nella risoluzione dei  problemi ed è un invito a noi medici a mantenere unite la competenza scientifica e la retta coscienza nel nostro agire.

In un capitolo del suo libro lei spiega gli effetti della mentalità contraccettiva. Può illustrarceli?

Renzo Puccetti: La dissociazione dei significati unitivo e procreativo dell’atto coniugale comporta un effetto ben compreso anche da persone del tutto estranee alla fede cattolica come l’intellettuale marxista Max Horkheimer, il premio nobel per l’economia George Akerlof o persino la direttrice di una catena di cliniche per aborti, Ann Furedi. La contraccezione promette di rendere l’attività sessuale un gioco, un semplice piacere, ma così facendo banalizza l’attività sessuale e non tendiamo ad affrontare con impegno e responsabilità ciò che è banale. Ma la contraccezione non può mantenere la promessa perché il sesso non tollera di essere banalizzato, non è fatto per essere banale, prima o poi si ribella e mostra quanto invece esso sia serio ad un uomo e una donna che delegando alla tecnica non hanno i muscoli per sopportarne il peso.

Come si fa a superare la cultura e la mentalità contraccettiva? 

Renzo Puccetti: Credo che abbiamo due strade e dobbiamo percorrerle entrambe; quella soprannaturale della fede, dei Sacramenti, della preghiera e quella terrena dell’investimento in uomini e mezzi per la formazione senza paure, senza complessi, con professionalità e risorse adeguate alla sfida. Insomma credo che dobbiamo semplicemente seguire il suggerimento di Sant’ Ignazio di Loyola: «Agisci come se tutto dipendesse da te, sapendo poi che in realtà tutto dipende da Dio».

(La parte parte è stata pubblicata ieri, lunedì 30 dicembre)

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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