In mezzo ai conflitti e le persecuzioni che dilaniano il Medio Oriente, la Giordania vuole rappresentare anche nel futuro “un’oasi di sicurezza e stabilità”, impegnandosi nel contempo a fare il massimo per proteggere gli arabi cristiani e incrementare la loro presenza nella regione.
Sono le parole, queste, espressa da Re Abdallah II durante un incontro con i rappresentanti del governo e della società civile convocato ieri per delineare la posizione giordana rispetto alle misure annunciate da attori geo-politici regionali e globali davanti alla preoccupante progressione dei jihadisti dello Stato Islamico.
Nell’incontro – secondo quanto riferito da fonti giordane consultate dall’agenzia Fides – il monarca ha anche chiamato intellettuali, leader religiosi e operatori dei media ad assumersi le proprie responsabilità nel contrastare le ideologie estremiste che sfigurano l’autentica immagine dell’islam.
I propositi del Re di Giordania sono state apprezzati fortemente dal patriarca di Gerusalemme dei Latini, Fouad Twal. “Noi in Giordiania accogliamo i rifugiati, e non siamo tra coloro che sono rifugiati. La Giordania è sempre stata casa e rifugio per tutti” ha ribadito il patriarca, facendo riferimento anche alle recenti disposizioni del governo giordano che nelle ultime settimane hanno permesso di accogliere nel Regno Hascemita centinaia di cristiani fuggiti dall’Iraq.