Australia. Sventato attentato Isis: volevano decapitare civili davanti alle telecamere

Quindici arresti stamane in un maxi raid della polizia federale a Sydney. La strage voleva essere una vendetta contro Canberra scesa in campo contro i jihadisti

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Volevano sconvolgere la città di Sydney rapendo e decapitando normali cittadini in pieno giorno. Per fortuna i quindici aspiranti terroristi australiani di origine afghana assoldati dall’Isis sono stati fermati dalla polizia federale Australiana in quella che si ritiene sia la più grande operazione anti-terrorismo della storia del paese.

Il piano è stato sventato all’alba di oggi da un maxi raid nei quartieri occidentali di Sydney al quale hanno preso parte circa 800 uomini delle forze di polizia federale, statale e dell’intelligence. Gli agenti hanno fatto irruzione in decine di abitazioni, perquisito i locali e scavato nei giardini.

I terroristi sono attualmente in stato di fermo, mentre un giovane di 22 anni, Omarjan Azari, è stato incriminato per gravi atti di terrorismo. Secondo fonti ufficiali della polizia, il mandante degli attacchi sarebbe Mohammad Ali Baryalei, già identificato come eminente membro australiano dell’Isis. Ex buttafuori e attore televisivo, Baryalei avrebbe reclutato circa 60 australiani che attualmente combattono in Siria e in Iraq e avrebbe chiesto al giovane Azari di eseguire gli attentati in Australia.

Gli attacchi – afferma ancora la polizia – sarebbero poi dovuti essere filmati e diffusi in rete dai membri dello Stato Islamico. Lo ha confermato anche il primo ministro Tony Abbott dichiarando: “Abbiamo identificato esortazioni che provenivano da un australiano, membro di spicco dell’Isis. Questi non sono solo sospetti. Volevano agire”.  

La strage voleva essere una risposta dello Stato Islamico a Canberra che è scesa in campo contro i jihadisti inviando 600 soldati e otto aerei da guerra negli Emirati Arabi Uniti pronti a colpire in Iraq.

La notizia dei piani terroristici di oggi ha comunque provocato inquietudine nella società australiana. Esponesti di spicco della comunità musulmana si sono detti sconvolti, soprattutto dopo che alcuni di loro, neanche una settimana fa, avevano organizzato una serie di eventi dal titolo “Muslims for Australia” per ribadire la condanna contro ogni forma d’estremismo.

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ZENIT Staff

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