Il prossimo Natale i fedeli del Sudafrica non potranno sperare di vedere la Messa del Papa nella Basilica di San Pietro trasmessa sui canali della Sabc (South African Broadcasting Corporation). La televisione pubblica sudafricana ha deciso infattidi cancellare dalla sua programmazione la diretta tv della solenne celebrazione del Pontefice.

Un gesto, questo, che “dimostra un’inaccettabile ostilità nei confronti della Chiesa cattolica da parte di un organo dello Stato finanziato con denaro pubblico”, come rimarca un editoriale - ripreso dall'agenzia Fides - di “The Southern Cross”, l’organo di informazione del Sacbc, che riunisce i vescovi di Sudafrica, Botswana e Swaziland.

“Pur non essendo il problema più urgente che la Chiesa in Sudafrica deve affrontare, questa decisione indica un clima di ostilità nei confronti della nostra Chiesa”, si legge nell'editoriale. Inoltre, la cancellazione della Messa del Papa dalla programmazione dell’emittente “contraddice la sua stessa politica di trasmissione, che intende assicurare una giusta ed equa rappresentanza delle comunità religiose sudafricane”.

Secondo “The Southern Cross” l’episodio va inserito nel contesto di una “strisciante marginalizzazione” della Chiesa cattolica, la cui voce è esclusa dalla rete televisiva a pagamento Dstv, che si è rifiutata di inserire nella sua offerta la tv cattolica Ewtn, “con il banale pretesto che la sua gamma di canali evangelici copre adeguatamente le esigenze dei cristiani”.

In questo caso - afferma l’editoriale - i cattolici possono esprimere la loro protesta cancellando il loro abbonamento all’emittente, cosa che non è però possibile con la tv pubblica, il cui canone è obbligatorio per tutti i possessori di un televisore. “In cambio, la Sabc ha l’obbligo di offrire un servizio a tutti i cittadini del Sudafrica, incluso il 7% della popolazione che appartiene alla fede cattolica”.