C’è anche un sacerdote cattolico, cappellano militare, nell’attacco diretto dei ribelli siriani della Brigata al-Nusra contro il contingente di 75 peacekeeper filippini, bloccati dai terroristi islamici nell’altura del Golan sotto il controllo di Damasco.
Ad annunciarlo è il ministro della Difesa di Manila, Voltaire Gazmin, che però non ha fornito numeri di eventuali vittime. Come riportato dall’agenzia AsiaNews, l’attacco sarebbe iniziato alcune ore fa.
I militari filippini sono nell’area all’interno di un mandato Onu, e quindi senza la possibilità di aprire il fuoco se non sotto minaccia diretta. Oltre ad essi i ribelli siriani hanno preso in ostaggio un gruppo di 44 soldati delle Fiji, anche loro “caschi blu” delle Nazioni Unite.
Il vescovo e Ordinario militare delle Filippine, mons. Leopoldo S. Tumulak, non ha voluto rivelare il nome del sacerdote al momento fra le truppe sotto attacco. Il religioso era inviato nell’area per prendersi cura delle necessità spirituali dei peacekeeper, ma la sua identità rimane nascosta probabilmente per evitare possibili ritorsioni immediate qualora cadesse nelle mani dei ribelli islamici.