Vangelo

Luca 5,33-39

Lettura

Nel corso di una accesa discussione con farisei e dottori della legge, Gesù si manifesta come lo Sposo festeggiato dai discepoli ai quali il Signore rinnova l’esistenza. È iniziata l’era del banchetto messianico. Non è un momento di digiuno, ma di festa e di gioia, perché lo Sposo è presente, in mezzo all’umanità’. Verranno tempi di sofferenza e di lutto, quando lo Sposo sarà tolto. È la prima volta che nel Vangelo di Luca viene annunciata la morte di Gesù. In quel tempo i discepoli condivideranno la sofferenza del loro Maestro e allora digiuneranno. 

Meditazione

I farisei rimangono perplessi di fronte alle dichiarazioni di Gesù. Non riescono a tollerare le novità che egli propone, perché scombina le certezze, le usanze, il modo di rapportarsi con Dio e con gli uomini. Anche noi potremmo reagire come i farisei qualora ci attendessimo un Messia secondo le nostre attese, tanto distanti da quello che Gesù è e si propone nel Vangelo. Saremmo tentati di pretendere disposizioni chiare da seguire, senza la continua e a volte sofferta ricerca della volontà di Dio nell’oggi della nostra vita. Gesù, che si è presentato dapprima come “il Figlio dell’uomo”, e poi come colui che chiama i peccatori a convertirsi e li accoglie, si dichiara ora come lo “Sposo”, cioè il Messia atteso, colui che è venuto a proporre una alleanza nuova ed eterna tra Dio e l’umanità, Colui che condivide dal di dentro la nostra storia umana. Lo Sposo della Chiesa anche oggi continua a tessere un legame d’amore, tenero e forte insieme. Il nostro cammino battesimale è il filo rosso che ci fa sperimentare di essere accompagnati dal suo amore fedele. Proprio per la presenza dello Sposo, il tempo che viviamo non è caratterizzato da segni di rigorismo ascetico o da grosse rinunce, ma dalla festa e dalla gioia. Essa nasce dalla consapevolezza che in Gesù Dio continua a visitare il suo popolo. È la gioia di chi accetta di essere figlio di Dio, così da poterlo invocare come Padre. La gioia di chi è grato al Padre per i doni che riceve dal Figlio suo: il perdono, la pace, la condivisione fraterna, che crea legami spirituali del tutto nuovi. Impariamo a scoprire le novità che il Signore porta nella storia degli uomini: ci presenta un volto di Dio quanto mai inatteso: ci salva dal peccato e ci dona la pienezza della vita. 

Preghiera

Liberaci, Signore, dalla pigrizia, che ci esonera dalla fatica di cercare sempre la volontà del Padre. Fa’ che non contristiamo lo Spirito che ci spinge all’impegno. Rendici uomini nuovi, fa’ che vediamo le novità che tu ci proponi come una occasione per avanzare nella conoscenza di te e del tuo amore. 

Agire

Il Signore Gesù, lo sposo della Chiesa, è con noi e lo sarà per sempre: questa certezza ci sproni, oggi, ad essere testimoni della bontà di Dio con quanti incontreremo. 

Meditazione a cura di mons. Oscar Cantoni, vescovo di Crema, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it