Vangelo

Lc 9,1-6 

Lettura

Il Vangelo di oggi descrive le finalità e le caratteristiche della chiamata dei discepoli da parte di Gesù. Egli, di sua iniziativa, chiama dapprima i singoli discepoli, poi li riunisce in gruppo perché stiano con lui e condividano i poteri che Egli ha ricevuto dal Padre suo. Gesù non tiene gelosamente accanto a sé i discepoli in modo stabile: li invia in missione, di casa in casa, ad annunciare «la buona notizia e operando guarigioni». Fin da subito è necessario che essi sappiano che lo stile della missione esige sobrietà e che il loro ministero potrebbe andare incontro anche a resistenze. 

Meditazione

Come i Dodici, siamo chiamati dal Signore Gesù a vivere una intensa esperienza di fede e di comunione con Lui e tra di noi. La chiamata è rivolta a ciascuno, singolarmente, ma prima di essere inviati a portare a tutti la gioia del Vangelo, il Maestro forma il gruppo dei discepoli, la sua nuova famiglia. La fede è una libera adesione al Signore, ma anche un appello a vivere intense relazioni fraterne, di accoglienza reciproca nella verità e nell’amore, condizione indispensabile perché il mondo creda. Solo così il Signore può inviarci nel mondo per liberare gli uomini dal male e da ogni forma di schiavitù, e annunciare parole di vita e di speranza, progetti di pace e di solidarietà. Ci insegna Papa Francesco che «l’intimità con Gesù è una intimità itinerante e la comunione si configura essenzialmente come comunione missionaria. Fedele al modello del Maestro, è vitale che oggi la Chiesa esca ad annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, senza indugio, senza repulsioni e senza paura» (Evangelii gaudium, 23). Diventeremo discepoli fedeli di Gesù nella misura in cui non avremo fatto troppi calcoli umani, non ci saremo appoggiati sulle nostre sicurezze materiali o sui nostri progetti, ma avremo osato affrontare, con semplicità e mitezza, le diverse periferie esistenziali, là dove il Signore già ci ha preceduto e sta operando meraviglie. Noi siamo cooperatori nella sua opera di salvezza: per questo ci è donato lo Spirito Santo, perché con la sua potenza, dove giunge il Vangelo, l’uomo possa essere trasformato, perché libero dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento, e così siano create le condizioni per una civiltà fondata sull’amore, sulla giustizia, sulla libertà. 

Preghiera

Ti ringraziamo, nostro  Signore e Maestro, per la fiducia che ci doni. Tu ci chiami a stare con te, per poi inviarci nel mondo, insieme con altri fratelli, sostenuti dalla tua forza, a diffondere il dono dello Spirito. Egli, Soffio di vita, purifichi i cuori, infonda sapienza, generi nuovi cammini. 

Agire

Scegliamo volentieri di compiere il bene che oggi ci è richiesto, anche se è costoso o richiede di andare contro corrente. Saremo così preziosi collaboratori del Regno. 

Meditazione a cura di mons. Oscar Cantoni, vescovo di Crema, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it