Geova a Messa

Confronto tra cattolicesimo e geovismo sulle Letture di domenica 7 settembre 2014 – XXIII Domenica del T.O. (ciclo A)

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Prima Lettura Ez 33,1.7-9

“1 Mi fu rivolta questa parola del Signore:… 7 «O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. 8 Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. 9 Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».

Con questa Lettura viene additato dal CD – ai TG tentati di… rallentare e di “diventare inattivi” nel “dare l’avvertimento” della ritenuta prossima “fine del sistema di cose” con il relativo inizio della “guerra del Gran Giorno di Dio Onnipotente ad Armaghedon” – il terribile pericolo di “incorrere nella colpa del sangue”. Ora è ben vero che vi sono anche pagine della TORRE in cui si invitano i fedeli TG a spendersi per la predicazione e la causa del Regno sulla base della generosità e dell’amore all’umanità in pericolo. Ma ve ne sono anche altre ove, con il pretesto che il mare è comunque pescoso, si invita il “proclamatore” a non insistere più di tanto e a bussare alla porta accanto se il “pesce” si mostra riluttante all’annuncio geovista anziché pecora che riconosce la voce del Grande Pastore Gesù e lo segue subito docile e fiduciosa. Lasciamo quindi questo esame di coscienza ai TG più riflessivi e disposti ad autocritica come la facciamo per noi stessi. Lodandoli però se non si lasciano motivare più dal terrore di incorrere nella colpa del sangue, quanto dal coltivare un reale affetto per noi poveri diavoli da catechizzare. In tal caso la compresenza, da parte nostra e loro, di un tale amore rettamente apostolico, produrrebbe più facilmente il miracolo di una reciproca comprensione e rispetto, se non una rapida individuazione di dove stia la verità biblica.

Altri motivi di pungolo i TG li ricevono dalle ammonizioni seguenti; a) hanno poco tempo prima che venga la fine e devono “riscattare il tempo perduto” dietro a “Babilonia la Grande” (l’impero mondiale della falsa religione con a capo la Chiesa Cattolica); b) devono dare rapporto mensile agli anziani circa le riviste piazzate, gli studi biblici effettuati, le visite di casa in casa e le “visite ulteriori”, insomma sullo zelo dimostrato nel “lavorare il proprio territorio”; c) non devono rischiare, con il battifiacca, di perdere gli ambìti “privilegi di servizio” raggiunti o da raggiungere (che danno prestigio e ammirazione); d) devono pensare alla enormità del campo da lavorare; e) evitare il rischio di “perdere l’integrità” se si lasciano andare, fino a finire (non sia mai!) nella temutissima “apostasia”; e) non devono correre il rischio, perdendo progressivamente la fede nelle  certezze geoviste, di “inciampare” e di essere catturati dal “pensiero indipendente”, dal “pensiero apostata” perdendo la propria preziosa “relazione con Geova”; f) devono evitare il rischio, connesso, di perdere gli affetti dei familiari e dei fratelli di fede che, quando uno si “dissocia” o viene “disassociato”, sono tenuti a dargli l’ostracismo ignorandolo del tutto, e, se costretti ad avere rapporti per vincoli familiari e doveri giuridici, di mantenere solo tali rapporti, escludendo del tutto ciò che ha relazione con la fede. Ecc… Insomma un TG è legato a doppio filo alla sua Organizzazione. Non ha la libertà di noi cattolici e rischia molto se perde la comunione con “coloro che hanno associazione con lui nella fede”.

Seconda Lettura Rm 13,8-10

Siamo d’accordo nell’intendimento di questa Lettura. Salvo a volte il particolare geovista di restringere la carità-amore a coloro che hanno associazione spirituale con la propria fede; questo si vede ad es. nei casi di calamità naturali ove ci si mobilita appunto “per i fratelli”. Da questo punto di vista il comportamento cattolico fa più onore alla propria “cattolicità” essendo davvero “universale”. Infatti comprende anche il soccorrere gli amatissimi fratelli TG per i quali si esercita “la carità della verità” spendendo tempo, soldi ed energie al fine di illuminarli e, ricreduti, di aiutarli se vogliono a ricostruire in loro una fede biblica che si rispetti.

Vangelo Mt 18,15-20

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 15 «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16 se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17 Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. 18 In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. (…).

§§§ “16 perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni”. Il geovismo, riguardo ai rapporti interpersonali, si vanta di seguire il più possibile in tutto lo stile stabilito dal Vangelo. Lo fa anche in rapporto a litigi e questioni di giustizia. E’ una cosa che può applicarsi soprattutto se si vive una vita più strettamente comunitaria. Ma che dire se, grazie a tale regola viene fuori che nei deplorevoli casi di pedofilia (ammessi pubblicamente dalla stessa WT)(1) viene fuori che i pedofili TG non sono incriminabili? Quando mai infatti un pedofilo commetterebbe le proprie sconcezze davanti a “due o tre testimoni”? Questo handikap è stato precisamente testimoniato da Barbara Anderson che è stata membro dei Testimoni di Geova dal 1954 al 1997. Dal 1982 al 1992 ha lavorato alla Sede Centrale della Torre di Guardia, alla Betel di Brooklyn. Cf. su Google al link (https://www.google.it/?gws_rd=ssl – q=Barbara+Anderson) §§§ “sarà legato… sarà sciolto” nella NM diventano “sarà stato legato… sarà stato sciolto” per negare il potere assolutorio dato da Gesù ai suoi sacerdoti. Anche tra i TG esiste ed è caldeggiata – non come sacramento ovviamente! – la pratica di confessare le colpe gravi agli Anziani, rimettendo al loro giudizio sapere se, manifestato l’opportuno pentimento, Geova ha già sciolto o no, perdonato o meno, il tal peccato. Ovvero non è più il ministro di Dio che assolve; egli non sarebbe altro che un dichiaratore di ciò che Dio ha già fatto nei cieli sulla base di un rapporto diretto di pentimento del peccatore con Lui. Abbiamo già trattato l’argomento in ZENIT del 26 giugno scorso per Domenica 29 giugno 2014 – festa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo – commento al Vangelo, circa la potestà delle “chiavi”.

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NOTA

1) “Per quanto possa essere sconcertante, perfino alcuni che erano preminenti nell’organizzazione di Geova hanno ceduto a pratiche immorali, fra cui omosessualità, scambio delle mogli e molestie sessuali a bambini. Va anche notato che, nello scorso anno, 36.638 persone hanno dovuto essere disassociate dalla congregazione cristiana, la maggior parte per pratiche immorali.” (TOR 1-1-1986, pag.13)

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Sandro Leoni

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