Álvaro del Portillo: una beatificazione all'insegna della solidarietà

Persone di 80 Paesi parteciperanno alla cerimonia di sabato 27 settembre a Madrid. Ai partecipanti la possibilità di collaborare con donativi ad alcune iniziative sociali

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Partecipanti di 80 Paesi hanno annunciato la loro partecipazione alla cerimonia dibeatificazione di Álvaro del Portillo, che si terrà a Valdebebas (Madrid), sabato 27 settembre,alle ore 12. Il comitato organizzatore attende l’arrivo, tra gli altri, di gruppi da Corea del Sud,Emirati Arabi Uniti, Islanda, India, Macao, Nigeria, Nuova Zelanda, Russia, Trinidad andTobago e Sudafrica.

La celebrazione eucaristica della beatificazione sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Assieme a lui concelebreranno cardinali, vescovi e sacerdoti dei cinque continenti. Oltre alla presenza della gran maggioranza dei presuli spagnoli, centinaia di parroci affluiranno in autobus con i loro fedeli, alcuni dei quali viaggeranno per dodici ore consecutive, per contenere i costi degli spostamenti.

Il giorno dopo la cerimonia, domenica 28, nel medesimo luogo e alla medesima ora, ci sarà la Messa di Ringraziamento, celebrata dal vescovo Javier Echevarría, prelato dell’Opus Dei. Gli eventi della beatificazione proseguiranno a Roma, dove Álvaro del Portillo risiedette la maggior parte della sua vita. Dal 29 settembre al 2 ottobre, chi andrà nella Capitale potrà recarsi nella basilica di Sant’Eugenio a Valle Giulia (Viale delle Belle Arti, 10), dove il corpo del prossimo beato sarà traslato provvisoriamente per la venerazione dei fedeli.

Il 30 settembre si terranno invece due concelebrazioni eucaristiche rispettivamente nella basilica di San Giovanni in Laterano alle 11, presieduta dal cardinal Agostino Vallini, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, e nella basilica di Santa Maria Maggiore, alle 16.30, presieduta dal cardinale Santos Abril y Castelló. 

Mercoledì 1° ottobre, poi, le persone che lo desiderano potranno partecipare all’Udienza generale con Papa Francesco, in Piazza san Pietro alle ore 10.30, e manifestargli la riconoscenza per il dono che il prossimo beato costituisce per la Chiesa. Infine, giovedì 2 ottobre, alle 17, nella basilica di Sant’Eugenio si celebrerà un’adorazione eucaristica, al termine della quale avverrà la traslazione del corpo del prossimo beato nella cripta della chiesa prelatizia di Santa Maria della Pace.

Come spiega la portavoce, Teresa Sádaba, il comitato organizzatore della beatificazione ha voluto “che tutta la celebrazione risponda allo spirito di amore fraterno e di solidarietà verso chi ha più bisogno, che ha caratterizzato la vita di Álvaro del Portillo, sin dal suo impegno nelle catechesi per i giovani delle borgate di Madrid degli anni 30, e fino all’impulso da lui dato a progetti sociali e educativi in tutto il mondo, seguendo l’esempio di san Josemaría”.

In tal modo gli organizzatori hanno accolto il messaggio del prelato dell’Opus Dei, Javier Echevarría, che ha incoraggiato tutti a seguire lo spirito del prossimo beato, preparandosi alla beatificazione con attività assistenziali e di aiuto alle persone più bisognose.

A tutti i partecipanti alla beatificazione di del Portillo si offre infatti la possibilità di collaborare con un donativo per alcune delle iniziative sociali che si stanno realizzando: la costruzione di un padiglione pediatrico materno-infantile nel Niger Foundation Hospital and Diagnostic Centre, in Nigeria, che potrà realizzare 12.000 visite ambulatoriali all’anno; l’avvio di un programma per debellare la malnutrizione infantile a Bingerville (Costa d’Avorio), che raggiungerà direttamente 5.000 beneficiari; lo sviluppo di quattro ambulatori in aree periferiche della Repubblica del Congo, che offriranno assistenza sanitaria a 10.000 bambini all’anno, e la  raccolta di fondi per borse di studio a Roma per sacerdoti africani.

Dato che la beatificazione si terrà in Spagna, il comitato organizzatore ha promosso una Raccolta di generi alimentari «Álvaro del Portillo», in più di 40 città del Paese attraverso famiglie, scuole e parrocchie. Allo stesso tempo, in segno di riconoscenza, molte persone, che lavorano in opere sociali promosse dal beato in tutto il mondo, approfittando del viaggio a Madrid per assistere alla beatificazione, terranno l’incontro internazionale “40 iniziative contro la povertà”, in calendario il 25 settembre. Vi prenderanno parte responsabili di realtà sociali che operano in numerosi Paesi, dalle discariche del Guatemala, ai villaggi del Congo, passando dalle favelas brasiliane e dalle periferie filippine.

L’incontro si propone di condividere l’esperienza di varie iniziative già apprezzate nei rispettivi Paesi, con profili notevolmente diversificati come l’Hospital Monkole (Congo); il centro di aiuto alle donne Baytree Center, di Brixton (Londra); la Città de los Niños, di Monterrey (Messico); Rosedale Achievement Centre, che segue l’educazione e la promozione umana di ragazze del Bronx (New York); la scuola di preparazione tecnica per la donna rurale Kimlea, a Limuru (Kenya); il Center for Industrial Technology and Enterprise di Cebù (Filippine), in cui si formano giovani in situazioni socio-economiche difficili; la Escuela profesional Pedreira (Brasile), solo per citarne qualcuna.

Da ricordare, inoltre, che l’organizzazione di una celebrazione così numerosa è stata possibile grazie alla solidarietà di molte persone che hanno collaborato con generosità. Per esempio, più di mille famiglie di Madrid hanno aperto le porte delle loro case a partecipanti di altri Paesi non in condizione di prendere un alloggio a pagamento. Inoltre saranno circa 3.500 i volontari che, durante i giorni della beatificazione, si metteranno a disposizione dei partecipanti nei punti di informazione dislocati a Madrid, in particolare delle persone anziane, malate o con qualche disabilità, che desiderano, prendere parte alla cerimonia.

I partecipanti saranno invitati a conoscere Madrid attraverso i luoghi della vita di Álvaro del Portillo: tra gli altri, la casa in cui nacque, nella calle Alcalá e la Cappella del Vescovo, in cui fu ordinato sacerdote nel 1944. Inoltre, potranno visitare il Centro di Turismo di Colón, in cui il giorno 11 settembre è stata inaugurata la mostra Un santo in dati, sulla vita del prossimo beato. 

Per facilitare l’organizzazione, il comitato organizzatore della beatificazione di Álvaro del Portillo ha aperto una pagina web (www.alvarodelportillo.org) che raccoglie tutte le informazioni relative all’evento: mezzi di trasporto, zone abilitate per gli autobus, infrastrutture,  servizi, ecc. La partecipazione è aperta a tutti quelli che lo desiderano. 

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ZENIT Staff

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