Un appello per i rifugiati iracheni e siriani è arrivato dalla Conferenza Episcopale dei Paesi Scandinavi, riunitisi nei giorni scorsi a Turku, in Finlandia.
Ai governi dei loro paesi, i presuli richiedono di “sostenere con generosità le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie che lavorano in Medio Oriente: i Paesi nordici possono permetterselo”, si legge in una nota.
Agli esecutivi di Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca e Islanda, i vescovi scandinavi domandano che “sia revocata la decisione di rimpatriare i rifugiati iracheni e siriani in pericolo di vita e sia loro concesso l’asilo permanente”.
Durante l’assemblea i presuli hanno incontrato l’arcivescovo caldeo di Teheran, Ramzi Guarmou, durante il cui colloquio è emersa “la necessità che ci sia uguaglianza per le donne nel combattere la povertà”, specie nell’istruzione.
L’auspicio dell’episcopato scandinavo è che “le donne siano sempre più incoraggiate e sostenute nel raggiungere la propria indipendenza economica, secondo la dottrina sociale della Chiesa”.