Perché lei a parlarci non si siede al tavolo della presidenza? Perché, rispondo, nessuno arrischi di pensare che qualcuno di noi sia più importante degli altri.
Il più piccolo fra voi, è il più grande nel regno dei cieli.
Il tuo bicchiere ha la massima capacità di vino nel più grande vuoto che presenta.
Il bambino rivela e rileva la massima capacità di Dio. Tutto posso.
La totale assenza di autonomia, il vuoto profondo della sua estrema piccolezza sono garanzia della sua grandezza. Il figlio che sta in braccio è la massima rivelazione del papà. Chi si fa piccolo come un bambino sarà grande nel regno dei cieli.
E’ nel vuoto dei piccoli che scorre il regno dei cieli. L’acqua corre là dove trova il vuoto, Dio si concede all’umiltà della sua serva.
Il piedestallo per sorreggere e innalzare sta sotto la statua. E’ scomparendo che mostra la statua e rivela l’armonia del monumento. Ammirando la grandezza e l’importanza della statua, esalti anche la preziosità del piedestallo che, facendosi piccolo, si perde nella grandezza del monumento. Piedestallo e monumento gareggiano nella stima reciproca.
L’Immenso è rivelato e sorretto dalla piccolezza delle creature che sono piedestallo e sgabello ai suoi piedi. Ma tutta la sua gloria è riversata sulle creature.
Grazie alla nostra piccolezza, siamo pieni della sua gloria.
L’io quando scompare per amore, risucchia e contiene Dio. Ecco perché il più piccolo è il più grande.
Ciao da p. Andrea
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