Scelte che scombinano le attese

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Vangelo

Lc 8,1-3 

Lettura 

Gesù annuncia il Regno di Dio attorniato dai discepoli che associa alla sua missione apostolica. Al seguito di Gesù sono presenti anche alcune donne, liberate da “spiriti cattivi e da infermità”. Esse lo seguono sulle strade della Galilea, fino a Gerusalemme, testimoni della passione e della sua risurrezione. Si tratta per l’ambiente giudaico del tempo di una scelta fortemente innovativa: solo gli uomini potevano scegliersi un maestro! Queste donne che seguono Gesù sono esse stesse un ulteriore, significativo segno della novità del Regno di Dio. 

Meditazione

L’odierna pagina evangelica riserva un’attenzione particolare a un gruppo di donne che seguono Gesù, mentre Egli si sposta con i suoi discepoli, di città in città, per annunciare l’avvento del Regno. Chi sono queste donne? Perché seguono il Signore? Il Vangelo ne nomina alcune con il loro nome e non teme di presentarle nella loro debolezza, ossia come persone guarite da Gesù dai loro mali, fisici e spirituali. Seguono Gesù in segno di gratitudine proprio perché hanno fatto l’esperienza di essere salvate da lui e sono state affascinate dalla sua persona. Proprio perché si sono sentite accolte, amate e perdonate hanno sentito l’esigenza di stare con lui, di testimoniare la misericordia che ha usato verso di esse, mettendo a disposizione di Gesù e dei suoi discepoli anche i loro beni. A ben vedere, queste donne riflettono l’esperienza di ogni discepolo, chiamato ad annunciare Gesù per la ricchezza del suo amore debordante. “Annunciare Cristo significa mostrare che credere in Lui e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare di un nuovo splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove” (Papa Francesco, Evangelii gaudium, n. 167). La storia della Chiesa testimonia la lunga successione di donne che hanno generosamente seguito Gesù “con cuore indiviso”, servendo i fratelli attraverso una vita impegnata nel dono di sé, con un grande e generoso slancio. Non dimentichiamo nemmeno l’impegno sacrificale di tante spose e madri, che quotidianamente si prodigano per il bene della loro famiglia o del contributo di tante donne nella società, che proprio attraverso il “genio femminile” vivificano i diversi ambienti umani, là dove c’è bisogno di un apporto che sappia unire tenerezza e oblatività. 

Preghiera

Ti preghiamo, Signore, per tutte le donne consacrate. L’amore per Cristo sposo si traduca in una generosa dedizione verso i fratelli e le sorelle più bisognosi di affetto, prima ancora che di cure. Fa’ che esse possano testimoniare la gioia che tu doni a coloro che ti seguono con cuore indiviso. 

Agire

Oggi chiediamo al Signore di imparare a seguire Gesù e a servirlo nei fratelli con la stessa generosità e dedizione con cui le discepole del Signore lo hanno accompagnato. 

Meditazione a cura di mons. Oscar Cantoni, vescovo di Crema, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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