Aperto a Brescia il Centro di neurostimolazione Fatebenefratelli per i malati di Alzheimer

Con il contributo anche del Banco di Brescia il centro offre assistenza e riabilitazione a chi soffre di disturbi delle funzioni cognitive

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E’ stato presentato ieri, venerdì 19 settembre, presso l’Irccs Centro San Giovanni di Dio di Brescia il nuovo Centro di neurostimolazione Fatebenefratelli per i malati di Alzheimer.

Il centro è nato grazie anche al sostegno del Banco di Brescia.

Maria Cotelli, responsabile del laboratorio di neuropsicologia, ha spiegato che “L’aumento dell’aspettativa di vita della società contemporanea comporta un maggiore numero di persone affette da disturbi delle abilità cognitive e il nuovo Centro lavorerà per migliorare la qualità della vita dei pazienti e quella di chi si prende cura di loro, alleviare gli effetti del deterioramento cognitivo e rallentare la perdita dell’autonomia personale”.

“Quella della riabilitazione dei disturbi delle funzioni cognitive – ha precisato – è un’area di ricerca promettente ma ancora agli albori. Recentemente sono state sviluppate nuove tecniche non invasive come la stimolazione transcranica a corrente continua (tDCS) e la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) ed è stato dimostrato che interagendo con l’attività neurale attraverso la stimolazione corticale si possono modificare positivamente le prestazioni di pazienti affetti da varie patologie neurologiche”.

L’Alzheimer è una patologia che non ha ancora una cura appropriata, caratterizzata da una inevitabile, sebbene lenta, progressione di deficit cognitivi rispetto alla quale sono tuttora scarse le conoscenze sui possibili meccanismi di riorganizzazione e compenso cerebrale. L’Alzheimer’s Disease International stima che nel mondo ci siano ora 30 milioni di persone affette da demenza con 4,6 milioni di nuovi casi l’anno (uno ogni 7 secondi).

In Europa sono 9,1 milioni le persone che soffrono di demenza. Il costo totale per l’assistenza medica e sociale per la sola Demenza di Alzheimer in Europa è di 135 miliardi di dollari.

Il nuovo Centro per la neuromodulazione e neuroriabilitazione del Fatebenefratelli, ricorrerà a nuove tecniche di stimolazione cerebrale non farmacologiche e non invasive allo scopo di migliorare i processi di apprendimento.

La Provincia Lombardo-Veneta dei Fatebenefratelli gestisce già 12 strutture dedicate alla cura dei sofferenti (ospedali, centri di riabilitazione, case di riposo, Rsa, centri di riabilitazione) secondo l’esempio del fondatore dell’Ordine Ospedaliero, San Giovanni di Dio.

In questo contesto L’Irccs dei Fatebenefratelli è leader nella ricerca e cura delle malattie del sistema nervoso e da alcuni mesi è impegnato in Actifcare, il programma europeo che mira a ridurre i tempi di diagnosi dell’Alzheimer e delle patologie neurodegenerative. Il nuovo centro permetterà di avanzare ancora su questo fronte.

Il gruppo di ricerca bresciano ha pubblicato diversi lavori scientifici in cui è stato possibile osservare il miglioramento di alcune funzioni cognitive in seguito all’impiego di tecniche non invasive di stimolazione cerebrale abbinate a riabilitazione cognitiva in pazienti con malattia di Alzheimer, demenza frontotemporale e in soggetti colpiti da ictus cerebrale.

Il contributo del Banco di Brescia permetterà a un gruppo di pazienti dell’Irccs affetti da Alzheimer di accedere a questo trattamento innovativo: nel concreto, in seguito alla valutazione neuropsicologica, i soggetti saranno sottoposti ad stimolazione transcranica per la durata complessiva di due settimane di trattamento intensivo a cinque sedute settimanali (60 minuti/giorno) e due settimane di mantenimento.

Alla fine del training riabilitativo i soggetti saranno nuovamente sottoposti a valutazione clinica e neuropsicologica a distanza di 1, 3, 6 e 12 mesi dal trattamento.

Per sostenere il nuovo centro il Banco di Brescia ha annunciato l’emissione di un Social Bond per un ammontare complessivo di 5 milioni di Euro i cui proventi saranno in parte devoluti a titolo di liberalità all’Istituto di Ricovero e Cura “Centro S. Giovanni di Dio, Fatebenefratelli di Brescia”.

A tal proposito Roberto Tonizzo, direttore generale del Banco di Brescia, ha dichiarato “Siamo particolarmente soddisfatti di presentare un nuovo prestito obbligazionario solidale a sostegno di un progetto di elevato interesse sociale che consentirà di migliorare concretamente la qualità della vita dei pazienti e di chi se ne prende cura, in un difficile contesto congiunturale caratterizzato dalla continua e progressiva contrazione di risorse pubbliche destinate al welfare”.

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ZENIT Staff

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