L’angolo che più attira in un parco giochi è l’angolo del trenino…
Il piccolo Peter lo vedo già lì, pronto a sgusciare dalle braccia della mamma, per il suo turno, il suo giro. Con gli occhi ha già scelto il suo vagone prima ancora che il trenino si fermi.
Ma, a fine corsa, per lui non ci sono turni. Vuole ripartire e poi ripetere e poi ripartire…La gioia non può avere fine!
Assisto ad una vera tragedia. La mamma lo deve letteralmente strappare dal seggiolino. La festa appena cominciata, è già finita! Strilla, urla, calcia, singhiozza: “mamma, sei cattiva”.
Come mai la mamma procura al figlio un simile distacco doloroso? Perché lo priva del “meglio”? perché lo separa dal bene più entusiasmante per lui in quel momento? Con uno strappo gli dona l’abbraccio.
La mamma sa qual è il meglio del meglio per il piccolo. Solo lei è la risposta del figlio.
La vita è bella, gli amici sono tesori, la famiglia è un paradiso in terra, la salute un bene ineguagliabile, le bellezze che ti circondano…si sa, non sono eterne; ma non si vorrebbe mai “scendere”. Dio ti toglie tutto. Un secondo giro in giostra non c’è, un altro turno non si può fare. Il mondo intero Dio te lo strappa di mano e non ti chiede neppure il permesso.
Devi morire! Perché? Sono io il Paradiso per te, ma anche tu sei il paradiso per me.
Sono geloso di te. Ti ho fatto per me. Ti strappo dal seggiolino delle cose passeggere per stringerti finalmente e per sempre tra le mie braccia.
Ciao da p. Andrea
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