Francesco compie la sua "promessa" e visiterà Napoli il 21 marzo 2015

Dopo la battuta durante la visita a Caserta, oggi la data ufficiale. Ad annunciarla il cardinale Sepe nella celebrazione in Cattedrale per la festa del Patrono San Gennaro

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“Padre Santo, venga a Napoli, accetti il mio invito, perché se torno e dico che lei non verrà i napoletani mi fucileranno in piazza Plebiscito. Allora se non vuole un altro martire nella Chiesa deve venire”. Con la solita dose di simpatia il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, aveva invitato lo scorso 23 dicembre 2013 Papa Francesco a visitare il capoluogo campano.

L’occasione era stata l’incontro in Vaticano per la presentazione del presepe di piazza San Pietro, donato dalla diocesi partenopea. Il Papa avrebbe risposto al tono al porporato assicurando con ironia: “Non voglio un altro martire. Verrò certamente, anche se non posso dire ancora quando”.

Una data poi si è stabilita e si è scelto di rivelarla oggi, un giorno già speciale per la città che festeggia il suo Patrono San Gennaro: il 21 marzo 2015. L’annuncio della notizia è stato dato ai fedeli dall’arcivescovo Crescenzio Sepe, durante la cerimonia che ha visto ripetersi alle 10.11 l’evento della liquefazione del sangue del Patrono contenuto in un’ampolla.

La folla riunita nella cattedrale, già festante per la celebrazione, ha accolto con emozione l’annuncio dell’arrivo del Papa nella loro ‘casa’, anche se in cuor proprio sapeva che era solo una questione di tempo. Nel luglio scorso, infatti, lo stesso Francesco durante la sua visita a Caserta aveva assunto l’impegno pubblicamente con una battuta: “Ho sentito che forse i napoletani sono un po’ gelosi ma voglio assicurare che andrò da loro”. Detto, fatto.

Nella sua omelia, il cardinale Sepe ha poi comunicato il programma del breve viaggio papale, non dimenticando di sottolineare che, con questa visita, il Santo Padre verrà “in una città che ha fame di Dio, di lavoro, legalità e progettualità”. Una città dove “le conseguenze di una crisi mondiale” – ha affermato il porporato – hanno reso ancora più precarie “le sue già difficili condizioni di vita”.

La giornata del Papa all’ombra del Vesuvio inizierà pertanto dalle periferie della città: lì Francesco avrà un incontro con alcuni rappresentanti del mondo del lavoro e della cultura. Subito dopo, raggiungerà la Cattedrale per venerare le reliquie di San Gennaro e intrattenersi con il clero locale. Seguirà, come consuetudine, un pranzo di solidarietà condiviso con alcuni detenuti e l’incontro con gli ammalati. Nel pomeriggio, Bergoglio saluterà invece i giovani e i laici, per poi concludere la sua visita alle 17, con una Messa solenne.

Una giornata ricca di significato, dunque. Il cardinale Sepe ha concluso la sua omelia rivolgendo pertanto un “pressante invito” a tutti i cittadini della diocesi affinché – ha detto – “ognuno faccia la sua parte nel ridare vivibilità e dignità a questa terra”.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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