Nigeria: Boko Haram assale un campus universitario

Quindici morti e trenta feriti nell’ennesimo attentato della setta islamista in una struttura educativa.

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Dopo il rapimento di 200 studentesse nigeriane lo scorso aprile,Boko Haram torna a colpire una struttura scolastica. È accaduto ieri in un’università di Kano, capitale dell’omonimo Stato e principale metropoli settentrionale del Paese, dove i terroristi hanno fatto incursione uccidendo una quindicina di studenti e ferendone altri trenta.

Secondo testimonianze locali, un primo scontro a fuoco con le forze dell’ordine si è tenuto all’esterno dell’istituto, dopodiché gli assalitori sono riusciti a penetrare nell’Istituto, dove si sono asserragliati nell’auditorium.

Il commissario di polizia di Kano,Adelere Shinaba, ha dichiarato che si è trattato di un attacco suicida e che tra i morti figurerebbero anche due assalitori: “Uno dei nostri poliziotti — ha detto — ha sparato sugli uomini armati, innescando l’esplosivo che aveva indosso e che lo ha ucciso”.

L’incursione dei miliziani nel campus dell’Istituto federale di insegnamento superiore – sottolinea L’Osservatore Romano –  avviene in una fase in cui l’azione della setta sembrava concentrata soprattutto al consolidamento del controllo di territori negli Stati nordorientali del Borno, dell’Adamawa e dello Yobe.

Tuttavia, non è la prima volta che luoghi d’istruzione di Kano, città a maggioranza di popolazione musulmana, sono presi di mira da Boko Haram. Il nome stesso del movimento in lingua locale hausa fa riferimento al fatto che l’educazione di tipo occidentale è un peccato. I suoi membri in questi mesi si sono macchiati inoltre di rapimenti, massacri di civili, attentati, nonché assalti a chiese e luoghi di culto.

Le azioni di Boko Haram “sono un’assoluta dichiarazione di guerra pronta a minacciare la sovranità della nostra Nazione”, ha dichiarato infatti il presidente del Parlamento federale nigeriano, David Mark. E dal presidenteGoodluck Jonathan ha preteso “chiarimenti sulle strategie che verranno utilizzate per sconfiggere i militanti islamisti”, responsabili di sistematiche violenze ai danni dei civili sia musulmani sia soprattutto cristiani.

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ZENIT Staff

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