Il libro Àlvaro del Portillo, il primo successore di san Josemaría alla guida dell’Opus Dei, tradotto in italiano dall’originale spagnolo e pubblicato dalle Edizioni Ares, è stato presentato oggi a Roma presso la Pontificia Università della Santa Croce.
Aprendo l’incontro per la presentazione del libro, l’attuale prelato dell’Opus Dei, Javier Echevarría ha ricordato che ha conosciuto bene del Portillo, avendolo frequentato per almeno 40 anni.
“Con la beatificazione di Álvaro del Portillo, il prossimo 27 di settembre a Madrid – ha precisato – si ripropone la domanda: “Quale significato ha per noi una canonizzazione o una beatificazione?”. Ed ha risposto con una frase di san Giovanni Paolo II, secondo cui “Dio elegge e sceglie una persona per manifestare la vera santità”.
Monsignor Echevarria ha sottolineato che la beatificazione di del Portillo è “una festa non solo per don Alvaro, ma per tutto il popolo di Dio”.
“Ricordo – ha continuato il Prelato dell’Opus Dei – che don Alvaro fu un uomo, un sacerdote, un vescovo pieno di allegria” e sebbene il suo cammino si sviluppò nel corso di una vita ordinaria “compì cose straordinarie”.
“Questo dimostra che la santità è accessibile a tutti, nel lavoro nella famiglia, in diverse circostanze e nello sport”.
Il Prelato ha concluso con la citazione di san José María Escrivá secondo cui: “Esser santi non significa essere superiori agli altri, ma essere amico di Dio”.
Il cardinale Francesco Monterisi, arciprete emerito della basilica papale di San Paolo fuori dalle mura ha raccontato come nella biografia si può conoscere l’infanzia, la gioventù, il periodo della guerra della vita di de Portillo.
“Nel suo essere Prelato – ha precisato – emerge il suo grande esempio di carità, le tantissime opere sociali ed il suo enorme interesse nel promuovere centri di studio e università”.
Secondo il porporato “la fedeltà alla Chiesa e all’Opus Dei di del Portillo era soprattutto fedeltà a Dio”.
“Nella biografia – ha aggiunto – si scopre un Vescovo che ha impiegato tutta la sua vita dedicandosi alla fede in Dio”.
“Tra i suoi ultimi obiettivi – ha concluso il cardinale Monterisi – ci fu la beatificazione di san Josemaría Escrivá e la costituzione dell’Opus Dei come prelatura personale. Passo necessario per il compimento del carisma della istituzione”.
“Con grande determinazione – ha aggiunto – riuscì a ottenere questo risultato pur avendo contro venti e maree”.
La pagine del libro che raccontano questi fatti sono particolarmente appassionanti.
Alla presentazione della biografia di del Portillo hanno partecipato anche: il sacerdote e scrittore Antonio Maria Sicari, OCD; la professoressa di storia contemporanea de La Sapienza e senatrice Emma Fattorini; la dirigente della Galleria Nazionale di Arte moderna e contemporanea, Maria Vittoria Marini Clarelli.
Tra gli intervenuti anche l’autore del libro il sacerdote Javier Medina Bayo. L’incontro è stato moderato da Cesare Cavalleri, direttore delle Edizioni Ares.