Che la riforma della Curia romana non fosse un processo facile né rapido si era capito. Tuttavia qualcosa si inizia già a profilare all’orizzonte. Merito del duro lavoro dei cardinali membri del cosiddetto C9, che non si limita alle riunioni in Vaticano, ma prosegue tra una fase e l’altra, singolarmente, ognuno nella propria casa, ognuno con le proprie competenze.
Proprio oggi pomeriggio il Consiglio degli otto (divenuti nove con la presenza fissa del Segretario di Stato Parolin per volontà del Papa) ha concluso la sesta sessione di riunioni che, iniziata lunedì scorso, ha visto la presenza fissa di Francesco tutti i giorni eccetto stamattina per l’Udienza generale. I cardinali si sono poi stretti la mano e dati appuntamento ai prossimi 9-11 dicembre e 9-11 febbraio 2015 per le future tornate.
I lavori proseguono quindi a ritmo serrato, tuttavia poco si sa di quanto messo sul tavolo da Maradiaga & co. La novità più importante di questa sesta sessione sembra essere la presentazione di una bozza della Introduzione per la nuova Costituzione apostolica che andrà a sostituire o comunque revisionare la “Pastor Bonus” di Giovanni Paolo II.
La notizia è stata riferita da padre Federico Lombardi durante il “breve e semplice” briefing di oggi in Sala Stampa Vaticana che tuttavia ha frenato l’entusiasmo dei giornalisti precisando che si tratta di una serie di formulazioni che dimostrano che “il lavoro vada avanti” e la discussione non resta “generica”.
Si prova, cioè, “a mettere nero su bianco”, ma ciò non significa che sia imminente una “pubblicazione”, ha spiegato il gesuita, auspicando che con le prossime riunioni di dicembre e febbraio, la nuova Costituzione superi la fase embrionale e “giunga ad uno stadio avanzato di maturazione”, in modo anche “da rendere possibili le ulteriori considerazioni che il Papa vorrà compiere”.
Di fatto – ha infatti sottolineato il portavoce vaticano – le proposte avanzate dai cardinali nelle riunioni non saranno prese in considerazione se non dopo il vaglio del Pontefice, il quale rilancerà e allargherà le questioni poste in luce ad esempio consultando i capi Dicastero interessati o altri esperti.
Il C9, infatti, non può prendere decisioni sulla struttura della Curia, ma solo presentare suggerimenti al Papa in vista di una nuova Costituzione. E finora questi suggerimenti sono stati tanti, al punto che il cardinale honduregno Maradiaga, coordinatore del C9 “ha preparato uno schema complessivo” che rendesse la nuova fase dei lavori più ordinata e “snella”.
Una sorta di “griglia”, ha detto Lombardi, utile a “facilitare l’organizzazione dei contributi e delle riflessioni già compiute nelle riunioni precedenti e l’integrazione di quelli nuovi”. Tutto con una maggiore “chiarezza e completezza”.
Ad accelerare i tempi, poi, la conclusione dell’intensa fase di studio sulle questioni di carattere economico-amministrativo della Santa Sede. Il Consiglio si è pertanto dedicato a passare in rassegna gli altri Dicasteri, i Consigli e le Congregazioni.
In particolare, sono stati due – ha affermato Lombardi – i “fuochi principali” attorno ai quali il C9 ha lavorato. Anzitutto, il tema del laicato e della famiglia: un ambito grande che abbraccia anche le discussioni sulla figura della donna nella chiesa e nella società, l’opera pastorale, i movimenti ecclesiali, i temi di gioventù e infanzia e via dicendo.
Poi quello della giustizia e della pace sfociato “ampiamente” nei temi della carità, dei profughi, dei rifugiati, dell’accoglienza ai migranti, della salute della ecologia e in particolare della ecologia umana. Ognuno ha detto la sua, spetterà ora al Papa sentire le diverse campane e prendere con calma le decisioni in merito.
Intanto, oltre al Consiglio, in Vaticano dal 22 al 24 settembre prossimi si riunirà per la prima volta la Commissione per la riforma dei media vaticani. L’incontro avverrà nella Domus Santa Marta con la presidenza di Lord Patten e il segretario, mons. Paul Tighe, e sarà più che altro una “riunione costitutiva” in cui ci si limiterà ad “elaborare un piano e un metodo di lavoro”.
Terminata la tre giorni della Commissione dei media, le sale di Santa Marta saranno poi occupate da un’altra Commissione: quella per la tutela dei minori, anch’essa frutto degli incontri del C8. I membri della squadra anti-abusi, tra cui il segretario mons. Oliver fresco di nomina, si incontreranno il 4 e il 5 ottobre, e “in concomitanzadi questa riunione – ha assicurato il direttore della Sala Stampa – possiamo aspettarci la precisazione di elementi importanti come gli Statuti della stessa Commissione, le nomine degli altri membri da integrare al primo nucleo e via dicendo”.