Dal Sinodo all'Incontro di Philadelphia: l'anno della Chiesa tutto dedicato alla Famiglia

Presentati oggi, in Sala Stampa vaticana, dagli arcivescovi Paglia e Chaput l’evento mondiale in programma per il 22-27 settembre 2015 e le tappe che ne scandiranno la preparazione

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Il countdown è avviato: altri 365 giorni e l’arcidiocesi di Philadelphia celebrerà l’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie sul tema In cammino con il Sinodo verso Philadelphia 2015. Tutto è pronto per l’evento in programma dal 22 al 27 settembre 2015; per vescovi, partecipanti e comitato organizzatore c’è però una porta ancora aperta: la speranza che all’evento parteciperà Papa Francesco.

Intanto, però, ci si ‘accontenta’ dei circa 10.000-15.000 fedeli attesi da ogni parte del mondo. Un numero che potrebbe diventare anche “un milone” – ha detto l’arcivescovo di Philadelphia, mons. Joseph Chaput, O.F.M. nella conferenza di oggi in Sala Stampa vaticana – con una eventuale presenza del Papa.

Mentre si attende quindi una conferma dalla Segreteria di Stato, la macchina organizzativa ha già predisposto tutto per far funzionare al meglio i cinque giorni dell’Incontro. Ciò è stato possibile grazie al “grande supporto” dei principali donatori e imprenditori nella comunità di Philadelphia – ha detto Chaput – oltre che dalle autorità civili ad ogni livello di governo.

Ma una grande mano è giunta anche e soprattutto dal Pontificio Consiglio per la famiglia, guidato dall’arcivescovo Paglia, il quale, oggi in Sala Stampa, ha evidenziato una speciale caratteristica di questo evento che va avanti ormai dal 1994, cioè il suo svolgersi in un anno per la Chiesa tutto dedicato alla bellezza della famiglia con il Sinodo ordinario del 2015 e quello straordinario del prossimo 5 ottobre.

Gli interventi di vescovi, cardinali e laici durante l’assise sinodale saranno quindi uno spunto e un arricchimento per gli eventi che animeranno l’Incontro di Philadelphia, il cui tema ufficiale è “L’amore è la nostra missione: la famiglia pienamente viva”. Uno slogan – ha spiegato mons. Chaput – costruito sulle parole di sant’Ireneo: “La gloria di Dio è l’uomo pienamente vivo”.

Il cappuccino ha poi annunciato ai giornalisti che da oggi è stata pubblicata anche la “Catechesi”, ovvero il documento ufficiale che aiuterà i rappresentanti di diocesi e parrocchie a preparare i cattolici di tutto il mondo per la riunione. Il testo – redatto dal dr. Christopher Roberts di Philadelphia, con il sostegno di una squadra di studiosi internazionali e della Our Sunday Visitor Publishing –  si sviluppa in “dieci semplici passi” che affrontano temi attuali come la creazione, la sessualità, l’importanza dei bambini, la famiglia cristiana come rifugio per il cuore ferito, la testimonianza missionaria delle famiglie nel mondo esterno e via dicendo.

La Catechesi è attualmente disponibile in inglese e spagnolo, ma sono previste per questo autunno edizioni in lingua portoghese, francese e italiano. A coronare il documento, infine, la preghiera speciale commissionata appositamente per il raduno del 2015, inserita anche nell’Instrumentum Laboris dell’imminente Sinodo e letta oggi da mons. Paglia a fine conferenza.

Oltre alla Catechesi, il secondo punto di riferimento per le migliaia di famiglie a Philadelphia sarà poi il dipinto dell’artista Neilson Carlin, talento locale noto e apprezzato. L’opera, olio su tela, ritrae le figure tradizionali della Sacra Famiglia, Gesù, Maria e Giuseppe, a cui Carlin ha aggiunto anche Gioacchino ed Anna, i genitori della Vergine. Un modo, questo, per dire che, oggi come in passato, “la famiglia cristiana comprende sia i giovani che gli anziani; va oltre i genitori e i figli per includere i nonni e molti altri rapporti estesi”, ha rimarcato Chaput. Il dipinto originale sarà esposto nella Basilica Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo di Philadelphia durante i cinque giorni; una copia è stata presentata oggi in Sala Stampa.

E sempre nell’Aula Giovanni Paolo II c’era anche la famiglia Riley, i genitori Thomas e Barbara, e i due figli Penelope (14 anni) e Vincent (10 anni), venuti da Philadeplhia per offrire una breve testimonianza e rimarcare la dimensione non clericale ma appunto familiare e laica dell’evento del 2015.

Prendendo la parola, mons. Paglia ha invece elencato la serie di iniziative che scatenerrano quel “circolo virtuoso” che, dal Sinodo di ottobre, accompagnerà le tappe di preparazione all’Incontro di Philadelphia. Anzitutto il convegno “Famiglia e povertà” del prossimo 18 settembre, promosso con Caritas Internationalis. Poi, “La benedizione della lunga vita”, ovvero il grande incontro del 28 settembre in piazza San Pietro in cui il Papa abbraccerà per la prima volta i nonni e gli anziani del mondo. 

Una festa più che una vera e propria udienza, alla quale sono attese circa 40 mila persone provenienti da 20 Paesi. Tra questi, ha spiegato Paglia, ci sarà una coppia di settantenni di Mousl, in Iraq, genitori di dieci figli, attualmente profughi ad Erbil, nel Kurdistan iracheno. “Loro come Abramo sono dovuti partire non perché chiamati, ma perché cacciati”, ha detto Paglia; davanti al Papa testimonieranno quindi “gli effetti tragici di una guerra che è sempre insensata”.

Ci sarà poi l’Incontro con i responsabili dei movimenti familiari, durante il quale sarà dibattuta l’Esortazione post-sinodale, in modo da renderla “non un testo astratto riservato a specialisti”, ma argomento di discussione tra le stesse famiglie. Ancora: il raduno delle famiglie numerose, a Roma, il 28 dicembre, “per testimoniare la vitalità delle famiglie cristiane”, le quali seppur “spesso dimenticate e bastonate” – ha sottolineato il presule – “tengono letteralmente in vita la chiesa e la società”. Infine, una pubblicazione editoriale della LEV: l'”Enchiridion della Famiglia e della vita”, 3700 pagine che raccolgono “il tesoro di sapienza” del Magistero dei Papi su tali temi.

Insomma, un’annata all’insegna della famiglia per dire anzi gridare al mondo le parole di Papa Francesco: “La famiglia è davvero il motore della storia e dell’umanità”.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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