Sussidiarietà e solidarietà per salvaguardare l'Europa

Si è concluso a Esztergrom (Ungheria) il seminario sul dialogo sociale

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Nell’ultima parte dei lavori del seminario europeo Sussidiarietà e solidarietà per rilanciare e salvaguardare la coesione europea, svoltosi dal 4 al 6 settembre a Esztergom (Ungheria), promosso dall’Ente Formazione Addestramento Lavoratori (EFAL), l’Associazione Rurale Cattolica Internazionale (ICRA) in collaborazione con il Centro europeo per le questioni dei lavoratori (EZA) grazie al sostegno economico dell’Unione Europea, sono state illustrate esperienze concrete di dialogo sociale.

Domenico Massaro, capo personale Parmalat e consulente aziendale della Natuzzi, raccontando la sua esperienza professionale ha dimostrato come il dialogo sociale, in entrambe le realtà menzionate, “ha avuto un ruolo fondamentale e si è innestato sulla responsabilità sociale che entrambe le imprese hanno assunto”.

“Attraverso il dialogo sociale – ha continuato – è stato possibile realizzare la formazione del consenso e la partecipazione attiva di tutte le parti in campo”. Concetto ripreso e ribadito anche da Attila Szeredi, imprenditore agricolo ungherese che, nel raccontare la sua storia, ha ribadito l’importanza della cooperazione e del reciproco sostegno.

Attraverso l’intervento di Francesco Nuvoli, Università degli Studi di Sassari è stata analizzata, invece, la Politica Agraria Comunitaria per il periodo 2014-2020, attraverso la quale si intende mirare ad uno sviluppo più sostenibile, insieme ad “azioni che tendano a ridurre le disuguaglianze tuttora esistenti sull’entità delle incentivazioni tra i diversi Stati e all’interno dei singoli Stati”, accompagnate da “una più efficace politica di coesione”.

“È auspicabile – ha continuato il relatore – che maturi la consapevolezza sull’utilità della costruzione di un rapporto di fiducia tra i decisori politici europei e le istituzioni comunitarie” senza dimenticare che “l’impulso per la crescita della coesione può essere certamente rafforzato attraverso il dialogo sociale”.

Infine, citando il filosofo Habermas, Nuvoli ha ricordato “che l’Europa deve necessariamente ammettere che non ci può essere un’azione politica che non sia improntata alla solidarietà”.

Marco Boero, economista e membro del Comitato Esecutivo Nazionale MCL, ha delineato nel suo intervento la centralità del partenariato sociale all’interno della governance europea, sottolineando “l’importanza dell’economia civile, che parta dal basso, per raggiungere una coesione sociale e, quindi, una società positiva che guidi l’Europa fuori dalla crisi”.

Nel concludere i lavori, Vincenzo Conso, segretario generale dell’Icra, ha voluto lanciare un messaggio importante alle varie associazioni presenti al seminario, “dobbiamo ridare un’anima all’Europa” e per far questo “dobbiamo lasciarci ispirare dalla dottrina sociale della Chiesa”.

“La vera crisi europea – ha continuato – è scaturita da un impoverimento dei valori di carattere antropologico, ripartiamo, quindi, dalla centralità del bene comune, solo così potremo superare anche la crisi economica”.

Il segretario generale ha, infine, ricordato che il 14 ottobre a Roma presso la sede della FAO verrà presentato il documento ufficiale con tutte le riflessioni e le proposte sollevate durante questo seminario affinché possa diventare un strumento di aiuto e di supporto alle iniziative in programma per l’Anno europeo dell’Agricoltura familiare ed anche per i dibattiti in programma il 16 ottobre in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione.

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ZENIT Staff

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