Il Gran Muftì d'Egitto condanna la violenza jihadista

Il leader religioso musulmano è intervenuto all’incontro internazionale di Sant’Egidio ad Anversa

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Giunge ad Anversa l’Islam sunnita che ha condannato le violenze jihadiste dello Stato islamico (Is) in Siria e nel nord dell-Iraq.   

Il Gran Mufti d’Egitto, Shawki Ibrahim Abdel-Karim Allam è arrivato oggi nella cittá belga per partecipare all’Incontro organizzato dalla Comunità di Sant’EgidioPeace is the Future, Religion and Cultures in Dialogue 100 Years after World War I, che si tiene  ad Anversa dal 7 al 9 settembre.

A seguito della violenza che nel nord dell’Iraq ha portato alla uccisione di migliaia di civili innocenti il Gran Mufti ha recentemente dichiarato che «l’Isis è un pericolo per l’Islam», dichiarandosi favorevole alla richiesta che i terroristi venissero  ritenuti responsabili per i loro crimini, e fossero consegnati alla giustizia.

Il Gran Mufti d’Egitto, che ricopre la carica dal febbraio 2013 ed ha alle spalle un lungo insegnamento all’università di al-Azhar, ha anche dichiarato: «È un errore palese designare un gruppo terroristico quale è l’ISIS come stato islamico perché esso viola tutti i valori islamici, gli obiettivi più elevati della legge islamica così come i valori universali condivisi da tutta l’umanità».

Egli inoltre ha affermato: «Gruppi estremisti assetati di sangue sono un pericolo per l’Islam e distorcono la sua immagine. Hanno versato il sangue e diffondono la corruzione sulla terra, indebolendo le nazioni e dando la possibilità agli altri di distruggere noi e di intervenire nei nostri affari con il pretesto di combattere il terrorismo».

Dal 2012 la carica di Gran Mufti d’Egitto non è piú di competenza governativa ma elettiva. Shawki Ibrahim Abdel-Karim Allam è stato eletto dal Consiglio degli Ulema; è la seconda carica religiosa del paese e riveste un importante ruolo di garanzia della liceità religiosa dell’operato del governo.

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ZENIT Staff

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