Vangelo
Lc 6,1-5
Lettura
I farisei criticano aspramente Gesù e i suoi discepoli, sorpresi a cogliere le spighe di grano proprio in un giorno di sabato, consacrato al riposo: evidentemente essi avevano infranto la legge, che non permetteva tale gesto di sabato. Allora Gesù ricorda che anche Davide si è sentito esonerato dalla osservanza della legge quando, fuggendo da Saul, entrò con i suoi nel tempio e mangiò liberamente i pani dell’offerta. Se Davide ha compiuto questo gesto, a maggior ragione Gesù, il Signore del sabato, può proclamare giunto il tempo in cui il significato del sabato si compie nella sua pienezza.
Meditazione
Le prescrizioni dell’antico Israele sull’osservanza del sabato erano intese come un mezzo per aiutare il popolo a vivere intensamente il suo rapporto con Dio, ma si trattava di leggi senz’anima, incapaci di stabilire quella speciale relazione tra Dio e l’uomo, favorita proprio dall’osservanza del sabato. Essere sottomessi alle prescrizioni della legge, non significa automaticamente comprendere e accoglierne lo spirito. “Il sabato è affidato a voi, non voi al sabato!”, così scrive un rabbino di Israele. Tocca a noi utilizzare il giorno festivo (per noi cristiani la domenica) per farne un luogo in cui possa risplendere la gloria di Dio e manifestare il suo amore per gli uomini. Può capitare anche ai cristiani di vivere per abitudine la domenica, di sentire solo come un dovere la partecipazione all’Eucaristia, dentro la nostra comunità parrocchiale. Ogni domenica Cristo ci attende per fare festa con Lui, risorto dai morti, e tra di noi, per diventare a nostra volta testimoni della vita nuova. La domenica non può essere per i cristiani un giorno di evasione, ma piuttosto un’occasione privilegiata per l’incontro con Dio, un tempo per incontrare le persone ed accogliere gli altri nella gioia. Noi uomini abbiamo bisogno della festa come componente essenziale della nostra vita, perché essa illumini la ferialità delle nostre giornate e delle nostre occupazioni. La domenica può diventare per noi quel tempo che ci permette un’apertura su mondi diversi dai nostri, stimolo a non ripiegarci sulle nostre occupazioni o sui problemi personali. La domenica, oltre che giorno del riposo, quanto mai essenziale per il ritmo frenetico che spesso assume la nostra vita, è quindi il giorno dell’incontro, della solidarietà, della fraternità.
Preghiera
Signore, fa’ che la nostra preghiera non sia solo una recita di formule, ma espressione vera del nostro amore per te. Il tuo Spirito Santo ci ispiri le parole appropriate, che esprimano la parte più profonda e più vera di noi stessi. Donaci la gioia di sentirci tuo popolo, che insieme canta le tue lodi.
Agire
La nostra suprema legge sia quella dell’amore. Amiamo quanti oggi incontriamo, gratuitamente, con grande larghezza di cuore.
Meditazione a cura di mons. Oscar Cantoni, vescovo di Crema, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it