Si parla spesso di nuovi conflitti, ma ci sono anche notizie di Pace. Ieri a Maputo in Mozambico è stato firmato l’accordo che mette fine a circa due anni di “guerra a bassa intensità” tra le forze governative del Frelimo (Fronte di Liberazione Nazionale del Mozambico) e gli ex guerriglieri della Renamo (Resistenza Nazionale Mozambicana).
Secondo quanto riportato dall’Agenzia Fides “l’intesa è stata firmata dal Presidente del Mozambico, Armando Guebuza, e dal leader della Renamo, Afonso Dhlakama, che si è recato a Maputo dalla sua base nella foresta di Gorongoza dove si era rifugiato circa due anni fa in segno di protesta per la politica governativa”. L’accordo è finalizzato allo svolgimento delle elezioni presidenziali e parlamentari di ottobre, prevede l’integrazione dei combattenti della Renamo nella polizia e l’esercito e una più equa distribuzione della ricchezza nazionale.
Nei giorni scorsi Dhlakama aveva ricevuto una delegazione del governo italiano e della Comunità di Sant’Egidio che avevano dato un decisivo contributo nel raggiungere l’accordo di pace del 1992 per mettere fine alla guerra civile scoppiata nel 1975 all’indomani dell’indipendenza dal Portogallo.
Secondo quanto riportato da Fides Mons. Matteo Zuppi della Comunità di Sant’Egidio, il Vice Ministro dello Sviluppo Economico del Governo Italiano, Carlo Calenda, e l’Ambasciatore della Repubblica Italiana in Mozambico, Roberto Vellano, il 30 agosto hanno incontrato, nella foresta di Gorongosa, il Presidente della Renamo, Afonso Dhlakama.
Durante l’incontro con la delegazione della Comunità di Sant’Egidio e del Governo italiano, Dhlakama aveva mostrato la sua disponibilità a tornare a Maputo per confermare, insieme al Presidente della Repubblica, Armando Guebuza, gli accordi raggiunti e per poi guidare la sua campagna elettorale. Dhlakama ha garantito il suo impegno affinché le elezioni si svolgano in un clima pacifico e sereno. Il leader della Renamo ha chiesto che il governo mozambicano garantisca l’applicazione degli accordi, a partire dalla ratifica degli stessi in breve tempo da parte del Parlamento.