Appello al mondo libero dei giornalisti ucraini

I Giornalisti cattolici dell’Ucraina chiedono l’aiuto di papa Francesco e del mondo della comunicazione

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“Scrivete sulla situazione in Ucraina”. Questo hanno chiesto i membri dell’Associazione dei Giornalisti Cattolici dell’Ucraina in un appello ai giornalisti nel mondo e a tutti gli uomini di buona volontà.

I membri dell’Associazione sono laici e religiosi che appartengono ad entrambi i riti, cioè cattolico romano e greco-cattolico. 

Secondo quanto scritto dall’Agenzia Cattolica delle Informazioni in Polonia (KAI), l’Associazione dei Giornalisti Cattolici dell’Ucraina ha chiesto preghiere e si aspetta di ricevere messaggi di solidarietà da parte dei responsabili delle Chiese, dei governi e anche di Papa Francesco.

“Gli ucraini vogliono vivere in un Paese libero, democratico, senza corruzione, senza menzogna e senza violenza”, hanno scritto nell’appello i giornalisti cattolici.

Da più di un mese la Piazza Indipendenza (Maidan) a Kiev è diventata il luogo dove i cittadini ucraini manifestano per rivendicare i diritti e la dignità delle persone.

“Siamo giornalisti. Siamo cristiani – sottolinea l’Appello -. Abbiamo un duplice obbligo: essere testimoni della verità e dell’amore. Consapevoli della situazione che opprime il nostro Paese, ci sentiamo in diritto di non rimanere in silenzio. Consapevoli del dolore di molti dei nostri connazionali, non abbiamo il diritto di privarli di parole di conforto, solidarietà e amore”.

“Dio è amore, Egli è la Via, la Verità e la Vita. (…) Oggi la Sua voce e le parole del suo Vicario in terra sono necessarie per tutti gli ucraini. Per asciugare le lacrime, per non rispondere al male con l’odio. Con tutto il cuore desideriamo portare questa voce al popolo. Quindi, per favore: aiutateci!”, hanno scritto i giornalisti.

In particolare i giornalisti cattolici in Ucraina si rivolgono ai colleghi che lavorano in Vaticano. “Ci rendiamo conto che il vostro compito è di informare il mondo sulle attività del Papa. Il Santo Padre è colui che ascolta e cura i sofferenti, il protettore dei deboli”.

“E’ già passato un mese dal momento in cui l’Ucraina è diventata la casa degli umiliati, dei picchiati, di uomini che piangono cercando verità e giustizia. Aiutateci ad ascoltare la voce del Pastore! Aiutateci a portare a Lui la nostra richiesta! Vogliamo sentire le parole di Pietro per confermare i fratelli nella fede. Il cuore della Chiesa universale batte in Vaticano. Il cuore dell’Ucraina è oggi inondato di sangue. Abbiamo bisogno di sentire che questi due cuori battono all’unisono. Abbiamo bisogno di parole da cuore a cuore”

I giornalisti ucraini chiedono ai professionisti dei media provenienti da altri Paesi di informare sulla situazione nel Paese.

“E’ manifesto il desiderio dell’Ucraina di superare la crisi politica e le sue aspirazioni europee. Nel Paese si verificano però violazioni permanenti dei diritti umani, crimini e violenze contro i giornalisti e gli attivisti di organizzazioni per i diritti civili”.

Di recente Tatiana Czornołow, giornalista dell’opposizione, è stata brutalmente picchiata da “ignoti”.

Nei media è stato scritto che non vi sono dubbi sul fatto che il pestaggio era legato alle sue attività per la difesa dei diritti umani.

L’appello dell’ Associazione dei Giornalisti Cattolici dell’Ucraina si conclude con le parole: “Sono avvenuti pestaggi di massa, che restano impuniti. E’ necessario scrivere su quanto accade in Ucraina perché il mondo sappia”.

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Mariusz Frukacz

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