La tua preghiera è stata esaudita

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Nell’annuncio della nascita di Sansone e in quella del Battista, Dio ascolta la preghiera del suo popolo, la supplica dei suoi piccoli e viene in soccorso di Israele facendo nascere la speranza, inviando, da una parte, l’eroe Sansone e, dall’altra, il profeta Giovanni. Il mondo aspetta di essere salvato e deve volgere il proprio sguardo verso l’altro, verso Dio Salvatore che desidera la nostra salvezza, ma che attende la nostra supplica, aspetta che il nostro cuore si innalzi fino a Lui e abbia fiducia nella sua misericordia. 

Meditazione

Zaccarìa ed Elisabetta sono due credenti di Israele, due “giusti davanti a Dio”, cioè persone la cui fede in Dio era autentica e semplice. La loro vita era il luminoso riflesso di questa fede; la loro preghiera, la loro sofferenza, l’amore familiare che li unisce sono una vera preparazione al mistero di Cristo. Elisabetta è sterile, e questo causava una discriminazione, un’autentica vergogna per ogni donna in Israele, e significava anche la mancanza della benedizione di Dio; inoltre, l’età avanzata comprometteva ancor più la realizzazione delle loro speranze. Per loro non restava che affidarsi al Signore supplicandolo come poveri che si aspettano da Dio solo l’aiuto necessario. Il sacerdote Zaccarìa, però, dubita; egli non pensa che Dio possa compiere un tale prodigio proprio per lui. Quando, nel tempio, l’angelo del Signore gli si presenta per annunciargli la nascita di Giovanni, egli rimane incredulo, non comprende la portata di un tale annuncio e per questo rimarrà muto fino alla nascita del bambino. La bocca muta di Zaccarìa e il ventre sterile di Elisabetta divengono così un simbolo forte della aridità e dell’incapacità di Israele di ritrovare l’antica fecondità della fede. La nascita del Battista, invece, aprirà l’orizzonte nuovo della speranza, e il popolo potrà ascoltare nuovamente la voce di Dio, per incamminarsi nuovamente sulla via della vita, e soprattutto potrà nuovamente «aprire le labbra e cantare le sue lodi». Nel suo progetto salvifico, Dio prepara un popolo ben disposto: Giovanni Battista sarà lo strumento capace di far comprendere le antiche parole che si realizzano nell’avvento di Gesù. Così, ancor prima dell’entrata nel mondo di Gesù, l’uomo imparerà a leggere i segni della sua misericordia e la ricchezza della sua Parola. 

Preghiera

O Signore, fa’ che io impari ad abbandonarmi con fiducia alla tua volontà e sappia confidare sempre nella tua infinita misericordia. Che io sappia leggere i segni che ogni giorno tu mi invii e impari a cantare con gioia le tue lodi, in rendimento di grazie per  i doni della tua provvidenza. 

Agire

Pregherò con più intensità e con più fiducia il Signore buono e provvidente, affinché la mia fede sia feconda e la mia vita sia ricca di opere di misericordia e di amore. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Marco Frisina, presidente della Commissione Diocesana di Roma per l’Arte Sacra e i Beni Culturali, tratta dal mensile “Messa Meditazione”per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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