"Una guida per il Paese sulla via della riconciliazione e della pace"

La Conferenza Episcopale del Sudafrica rende omaggio a Nelson Mandela e, in un messaggio alla famiglia, scrive: “Il modo più grande per onorarlo è lottare per gli ideali che ha accarezzato”

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Dolore per la sua morte, e gratitudine per le opere grandiose compiute in vita. Così la Conferenza Episcopale cattolica del Sudafrica rende omaggio – con le parole del presidente mons. Stephen Brislin – al leader Nelson Mandela, scomparso ieri all’età di 95 anni. In un messaggio di cordoglio alla famiglia – riportato dall’agenzia Fides – l’arcivescovo di Città del Capo ricorda il presidente come “una guida per il Paese sulla via della riconciliazione e della pace, che ha sempre invitato i sudafricani a gettare le armi di distruzione in mare e a rifiutare sia la dominazione bianca che la dominazione nera”.

“Nonostante le forti sofferenze patite nella sua vita”, Mandela non ha “mai risposto al razzismo con il razzismo”. Tantomeno è mai “sceso a compromessi con i suoi principi e ha perseguito la sua visione di un Sudafrica giusto e democratico dove tutti hanno uguali opportunità, anche sacrificando a lungo la propria libertà personale”.

I vescovi sudafricani ringraziano allora Madiba per averli ispirati “sulla via della riconciliazione” e per il suo sacrificio offerto per tutti i popoli del Sudafrica. Scrive mons. Brislin: “Il modo più grande che abbiamo per onorarlo è lottare per gli ideali che ha accarezzato, quali la libertà, l’uguaglianza, la democrazia, e difenderli contro chi tenta di corromperli”. In chiusura, il messaggio riporta le parole pronunciate da Mandela nel processo subito per tradimento: “Ho accarezzato l’ideale di una società libera e democratica nella quale le persone vivono insieme in armonia e con uguali opportunità”. (S.C.)

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ZENIT Staff

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