A Campi Bisenzio nella casa di Bettina, la fondatrice, con suor Maria Eletta ho visitato le povere stanze dove lei ha iniziato con le prime consorelle la vita religiosa. Mi colpisce subito, vicino alla porta d’entrata, il caminetto che, presumo, serviva a riscaldare la casa, oltre che a preparare qualcosa da mangiare.
Una grande pietra rialzata con sopra legni perfettamente incrociati. A perpendicolo, sopra i legni incrociati, attaccato ad una catena, è appeso un paiolo…della polenta, appunto.
La casa è disabitata da tempo, perché le suore si sono trasferite in un ambiente più grande e confortevole.
Chiunque la voglia visitare può ammirare l’essenziale e la radicale povertà della fondatrice “ricca solo di fede” e illuminata dalla “parola del Vangelo”.
Di tanto in tanto avvertivo la frase: “nella Congregazione siamo in poche”. Intuivo la preghiera: “Signore, falla rifiorire”. A questo desiderio inespresso, ma evidente, vedevo la risposta in quei legni incrociati che guardavo e riguardavo.
Infatti, prima di uscire da quella casetta, ci siamo seduti di fronte al caminetto: “Vedi Eletta…I legni sono incrociati, il paiolo è pronto. Manca solo il fuoco, l’anima della cucina e della casa.
La vita della tua congregazione è in quel fuoco, nel fuoco dell’amore reciproco, solennemente e unicamente comandato da Gesù; solo se acceso può far rifiorire la vita e scaldare il paiolo del mondo.
Ciao da p. Andrea
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