"Un mare di speranza": 30 disabili all'Acquario di Genova

L’iniziativa dell’Unitalsi di Roma dal 12 al 14 settembre prossimi

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Si chiama Un mare di speranza l’iniziativa promossa dalla sottosezione UNITALSI di Roma che dal 12 al 14 settembre 2014 a Genova vedrà protagonisti oltre 30 disabili provenienti dalle periferie della Capitale.

Una tre giorni all’insegna della socializzazione e del turismo accessibile che avrà come  momento clou la visita all’Acquario di Genova e ai luoghi significativi del capoluogo ligure.

Un’iniziativa con la quale si vuole rispondere all’allarme lanciato recentemente dall’UNITALSI Roma sui bambini disabili della Capitale che per il 40% sono costretti a rimanere in casa e frequentano solo ambienti familiari. I ragazzi disabili che andranno a Genova arrivano dal Prenestino, dal Casilino, dalla Magliana e da Marconi e potranno vivere un’esperienza straordinaria soprattutto grazie alla collaborazione con l’Acquario di Genova.

Il programma prevede anche la visita a Torre del Lago Puccini (Lucca) e a Pisa e la Santa Messa al santuario genovese della Madonna della Guardia presieduta da don Alessandro D’Acunto, direttore del Centro Don Orione di Genova. Saranno inoltre accolti all’interno della Cattedrale di San Lorenzo a Genova dal Prefetto della Cattedrale, Mons. Carlo Sobrero.

“Un’iniziativa la nostra – spiega Alessandro Pinna, presidente della sottosezione UNITALSI di Roma – per dimostrare che è possibile portare fuori dalle loro case le persone disabili, soprattutto i più giovani, per garantire loro una vita sociale piena e senza rinunce. È la dimostrazione che il turismo può essere accessibile alle persone con handicap senza dovere attivare procedure straordinarie”.

“Il nostro impegno – prosegue Pinna – non è solo quello di abbattere le barriere architettoniche, ma anche quello di contribuire a un cambio di passo della cultura contemporanea per rilanciare la disabilità come una vera risorsa per le nostre comunità e non un peso. Un particolare ringraziamento all’Acquario di Genova che ha creduto in questo progetto facendo in modo che i nostri giovani possano sentirsi protagonisti di un’esperienza unica e straordinaria”.

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ZENIT Staff

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