L'Eucaristia placa la nostalgia di Gesù

Monsignor Leuzzi invita i giovani alla missione

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di A.G.

ROMA, domenica, 5 febbraio 2012 (ZENIT.org).- Oggi in Italia si celebra la Giornata per la Vita, iniziata per difendere la vita nascente e poi estesa a tutte le fasi e le condizioni dell’esistenza, Quest’anno il Messaggio dei Vescovi propone il tema: “Giovani aperti alla vita”.

Dopo la recita dell’Angelus il Pontefice Benedetto XVI ha detto: “Mi associo ai Pastori della Chiesa in Italia nell’affermare che la vera giovinezza si realizza nell’accoglienza, nell’amore e nel servizio alla vita”, ed ha aggiunto , “saluto di cuore Mons. Lorenzo Leuzzi, i docenti e i giovani presenti oggi in Piazza San Pietro. Benvenuti! Grazie per la vostra presenza”.

Nell’omelia pronunciata in mattinata nella Chiesa di San Maria In Traspontina, a due passi da paizza San Pietro, Il cappellano della Camera e neoeletto Vescovo ausiliare di Roma Monsignor Lorenzo Leuzzi, ha detto:“Ai giovani vorrei rivolgere un invito, unendomi al messaggio dei Vescovi italiani: scoprite la sessualità e imparerete a vivere, a guardare il futuro con fiducia e con coraggio”.

“In questo tempo in cui bisogna costruire insieme un nuovo sviluppo umano, – ha aggiunto il prelato- è necessaria la testimonianza di giovani che sono disponibili a fare della propria vita un dono per gli altri, a scoprire nella sessualità la via della gratuità e la dignità della vita umana”.

Per monsignor Leuzzi esiste nel cuore dell’uomo un segreto nascosto: quello di conoscere Gesù. Tutti lo cercavano e anche oggi tutti lo cercano. Sorprende però che “il Signore se ne va, non resta”.

“Lui – ha spiegato il Cappellano della Camera – non può essere ridimensionato a questa o a quella comunità. Lui è per tutti i popoli, per tutte le nazioni. Il Signore non si lascia coinvolgere dal successo del suo ministero: non vuole fondare una comunità che lo gratifichi, ma vuole raggiungere tutti gli uomini”.

Per placare la fame di Gesù, monsignor Leuzzi ha proposto il sacramento della riconciliazione , perché “nell’Eucarestia – ha affermato – la nostalgia di Lui si placa e la nostra vita può respirare l’aria della fiducia, della speranza, della verità” così “torniamo a casa con la gioia profonda di aver incontrato Colui che cercavamo”.

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ZENIT Staff

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