di Eugenio Fizzotti

ROMA, martedì, 7 febbraio 2012 (ZENIT.org).- «O Sant’Anna, io ti prego per tutti i membri della mia famiglia che formano il popolo di Dio. Veglia su di esse. Ottieni loro la gioia di vivere insieme e il conforto nelle prove sofferte insieme. Che un amore profondo e radiante unisca fra loro i genitori e i figli, i fratelli e le sorelle! Che l’onestà, la gioia, la sincerità, la dedizione e l’accoglienza reciproca diano a tutti i focolari domestici l’unità e la pace nella carità di Cristo. Fa che le nostre famiglie cristiane si modellino sull’esempio delle perfette famiglie che furono la tua con Gioacchino e Maria e quella della tua Figlia Immacolata con Giuseppe e il Bambino Gesù. Aiutaci a santificare tutta la nostra vita familiare, le nostre ore di lavoro e di riposo, di pene e di gioia. Per tua intercessione, o Sant’Anna, la carità di Cristo viva nel cuore delle nostre famiglie e attraverso di esse risplenda in tutto il mondo e ci aiuti ad assumere un atteggiamento dignitoso e coraggioso dinanzi alle situazioni di sofferenza che ci hanno assalito».

È questa una bella preghiera che sabato 11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes, gli ammalati dell’Ospedale civile di Caserta reciteranno singolarmente e a gruppi dinanzi alla Statua di Sant’Anna, patrona della città che, attraverso l’animazione di D. Giovanni Gionti, Rettore del Santuario che è uno dei punti di maggiore religiosità della popolazione casertana, verrà trasportata alle ore 10 proprio là dove essi sono ricoverati, perché il direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale sanitaria, D. Antonio Iazzetta, ha voluto che venisse offerta la possibilità a chi vive situazioni di grande sofferenza di trascorrere un bel po’ di tempo in un clima di intensa riflessione e di profonda preghiera.

E per far sì che l’iniziativa venga vissuta in piena dignità D. Iazzetta ha coinvolto le associazioni che nella quotidianità operano accanto alla sofferenza garantendo a tutti i loro membri di «perseguire un obiettivo lodevole, grazie al quale è possibile mettere in comune le nostre idee e le nostre azioni per un esito ancora più incisivo e più articolato, affinché tutti sappiamo dove sono diretti i nostri sforzi e le nostre iniziative e ci sentiamo sollecitati ad agire insieme».

Dopo che la statua di Sant’Anna sarà giunta all’Ospedale il Vescovo di Caserta, Mons. Pietro Farina, celebrerà la Santa Messa alla quale parteciperanno gli ammalati, i loro familiari e i tanti operatori e i numerosi volontari dell’AVO che giorno dopo giorno assistono i pazienti e a molti di essi sarà anche amministrato il Sacramento dell’Unzione degli infermi.

Come si prevede l’iniziativa favorirà a livello emotivo e soprattutto fraterno l’accensione della luce interiore che, come avviene sistematicamente a Lourdes, riscalda il cuore di tutti coloro che partecipano ai vari momenti sia della liturgia che della preghiera personale e comunitaria. Si tratta, quindi, di un’esperienza che alimenta la speranza in tutti coloro che sono purtroppo terribilmente coinvolti in situazioni di sofferenza e, soprattutto grazie al profondo livello di condivisione, saranno aiutati a prendere un atteggiamento dignitoso e maturo nei confronti di ciò che li rende deboli e impedisce loro di potersi muovere con autonomia e con pieno entusiasmo.