di Eugenio Fizzotti

ROMA, giovedì, 23 febbraio 2012 (ZENIT.org).- Giunta alla seconda edizione, per motivo della folta e riconoscente partecipazione di giovani, insegnanti, educatori, catechisti e persone impegnate in attività civili, politiche ed economiche, prende il via venerdì 24 febbraio la Scuola di Formazione Socio-politica presso la Parrocchia Salesiana S. Maria della Speranza nel quartiere romano del Nuovo Salario. E la scelta del periodo quaresimale, durante il quale avranno luogo i sei incontri programmati, offre una concreta possibilità di riflettere, alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, sulle sfide che l’attuale crisi economica si impone con gravi ripercussioni sulla vita di molte persone e sulle prospettive di soluzione che dipendono da una corretta comprensione dei ruoli fondamentali della famiglia, del lavoro, della giustizia, dell’economia e della finanza pubblica.

Con estremo realismo i responsabili della Scuola di Formazione Socio-politica sono consapevoli che l’attuale crisi economica impegna gli operatori e le autorità pubbliche competenti a livello nazionale, regionale e internazionale a una seria riflessione sulle cause di natura politica, oltre che economica e tecnica, che hanno condotto alla situazione in cui molti si trovano ad avvertire forti ripercussioni sulla propria esistenza a livello sia personale che relazionale.

Del resto è noto che gli stessi leader del G20 nella Dichiarazione finale di Pittsburg del 2009 affermarono che «la crisi economica dimostra l’importanza di avviare una nuova era dell’economia globale fondata sulla responsabilità». E questo consente di comprendere che la crisi può rappresentare anche un’opportunità di cambiamento perché obbliga a trovare nuove regole e nuove forme di impegno politico.

Tenendo ben presente che gli obiettivi della Scuola di Formazione Socio-politica consistono nello «scoprire le opportunità che l’attuale momento offre per la costruzione di un nuovo modello di cittadinanza; conoscere gli aspetti antropologici e relazionali che, nei momenti difficili, rischiano di innescare pericolosi conflitti sociali; individuare alla luce della dottrina Sociale della Chiesa i criteri condivisibili per la costruzione del “Bene Comune”; attivarsi come cristiani e cittadini per una politica che riconosca il vero bene della persona e dei popoli», la programmazione di quest’anno inizia martedì 24 febbraio con l’intervento del Dott. Massimo Guidotti, Direttore del Centro didattico interculturale Celio Azzurro, sul tema “Alle radici del conflitto sociale”.

Nei successivi interventi il 2 marzo la prof.ssa Alessandra Smerilli, dell’Università Cattolica S. Cuore di Roma, approfondirà la questione riguardante l’opinione che la crisi attuale sia prevalentemente di natura economica; il 9 marzo gli onorevoli Pier Paolo Baretta e Gabriele Toccafondi, membri della Commissione Bilancio della Camera, informeranno dove vanno le tasse dei cittadini; il 16 marzo il prof. Paolo Onelli, docente di Politiche sociali alla Lumsa, la dott.ssa Carmela Vecchio, operatore sociale del IV Municipio e la dott.ssa Nicoletta Goso, del Movimento Famiglie Affidatarie del Borgo Don Bosco, approfondiranno le opportunità fornite alla famiglia ritenuta al centro della crisi; il 23 marzo la prof.ssa Paola Severino, Ministro di Grazia e Giustizia, elaborerà il contributo della giustizia da molti ritenuta «la grande malata» e infine il 30 marzo gli ingegnieri Giorgio Squinzi e Lorenzo Mondo offriranno numerose indicazioni sulle problematiche legate alla mancanza del lavoro.

Il Corso, che si realizza in una sala della Parrocchia Salesiana S. Maria della Speranza in Via Cocco Ortu 19, è aperta a tutti in forma completamente gratuita e rientra con estremo realismo nell’impegno del mondo salesiano di aiutare i giovani a maturare nella loro formazione personale e le famiglie a partecipare vivamente nell’attivazione di momenti particolarmente significativi di condivisione e di collaborazione.