L'autostrada per il cielo, c'è!

L’insegnamento di Carlo Acutis, giovane che aveva capito che Gesù è presente nell’Eucarestia

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“Ma sì, facciamo un deviazione ed andiamoci!”. Ed ecco la scritta: “Benvenuti a Lanciano, la città del miracolo eucaristico”. Entro nella chiesa e lo vedo, lì, davanti a me. Scruto, guardo, mi concentro, faccio delle foto. Vado a leggere i risultati delle analisi scientifiche e poi torno su per guardarlo di nuovo. Questo miracolo sembra davvero impossibile ed affascinante insieme. È un’immersione nel mistero assoluto della semplicità di Dio. Ha scelto il pane e il vino per rendersi presente, toccabile, guardabile, mangiabile. Ed il pane ed il vino che io sto guardando sono di circa 1200 anni fa. Un signore gentile mi dice: “Venga a vedere quello che fa Gesù per convincerci che Lui è proprio lì. Per aiutarci a fidarci di Lui”. Poi, dondolando sconsolato la testa, aggiunge: “Ma tanto ci saranno sempre quelli che diranno che è tutto un falso. Ogni volta che c’è di mezzo Gesù Cristo, il mondo si divide.”

È circa il 750 d.C. ed è appena stata arrestata l’avanzata degli arabi in Europa. I Longobardi occupano Ravenna. Da vent’anni è cominciato il regno temporale della Chiesa. Sempre in quegli anni scoppia la furia iconoclasta dell’imperatore Leone III Isaurico, che spinge molti monaci greci a rifugiarsi in Italia. Tra questi i padri Basiliani che vengono ospitati nella chiesa del piccolo convento di San Longino, a Lanciano.

È qui che succederà il miracolo che oggi è protetto da vetri antiproiettili. Il protagonista è un monaco basiliano che, benché molto colto e preparato, è tormentato da una profonda crisi di fede riguardo alla presenza reale del corpo e sangue di Cristo, nel pane e vino consacrati. Soffriva e pregava molto perché Dio gli togliesse questo dubbio che lo dilaniava. Un giorno, durante la Messa, subito dopo la consacrazione, vede l’ostia trasformarsi in carne e il vino trasformarsi in cinque grumi di sangue. Atterrito e confuso, quasi in estasi, invita i fedeli presenti a constatare di persona il miracolo. Quel pezzo di carne e quei grumi di sangue si possono vedere ancora oggi in un reliquario e sono un affascinante rompicapo per la scienza.

Sui risultati delle rigorosissime analisi scientifiche, ripetute nel tempo e con strumenti sempre più sofisticati, c’è da rimanere a bocca aperta. Il pezzo di carne umana (che prima era un’ostia tra le mani di un monaco incredulo) è un pezzo di cuore ed il sangue raggrumato (anch’esso di natura umana) appartiene all’emogruppo AB (lo stesso gruppo sanguigno dell’uomo della Sindone). Mentre leggevo la mole di documentazione storica e scientifica, mi è venuto in mente un ragazzo che parlava dell’Eucarestia come dell’autostrada per andare in Paradiso.

Era un adolescente simile a molti altri. Impegnato nella scuola e dotatissimo per tutto ciò che è legato al mondo dell’informatica. Allo stesso tempo era un grande amico di Gesù, partecipava ogni giorno all’Eucaristia, si affidava ciecamente alla Vergine Maria e si chiamava Carlo Acutis. Carlo (morto nel 2006, a soli 15 anni, a causa di una leucemia fulminante) ha lasciato in tutti il ricordo del suo amore per Gesù e l’entusiasmo verso l’Eucarestia. Aveva capito benissimo che Gesù c’è, è presente, è lì, è vivo nell’Eucarestia. Faceva spessissimo l’adorazione eucaristica ed andava a Messa tutti i giorni proprio perché aveva intuito che lì c’era il segreto della forza della vita.

Bello, sportivo, intelligente, aveva nove strategie per raggiungere velocemente il traguardo della santità. Guardate cosa scrive al n.5:

1) Bisogna volerlo con tutto il cuore e se non lo desideri ancora devi chiederlo con insistenza al Signore.
2) Cerca di andare tutti i giorni alla Santa Messa e di fare la Santa Comunione.
3) Ricordati di recitare ogni giorno il Santo Rosario.
4) Leggiti ogni giorno un brano della Sacra Scrittura.
5) Se riesci fai qualche momento di Adorazione Eucaristica davanti al Tabernacolo dove è presente realmente Gesù così vedrai come aumenterà prodigiosamente il tuo livello di santità.
7) Se riesci confessati tutte le settimane anche i peccati veniali.
8) Fai spesso propositi e fioretti al Signore e alla Madonna per aiutare gli altri.
9) Chiedi continuamente aiuto al tuo Angelo Custode che deve diventare il tuo
migliore amico.

La Stein ha raccontato che un episodio che la portò alla conversione accadde nel 1917 quando lei, ventiseienne, vide una popolana, con la cesta della spesa, entrare nel Duomo di Francoforte e fermarsi per una preghiera. “Ciò fu per me qualcosa di completamente nuovo – scriveva colei che sarebbe poi diventata Teresa Benedetta della Croce -. Nelle sinagoghe e nelle chiese protestanti, che ho frequentato, i credenti si recano alle funzioni. Qui però entrò una persona nella chiesa deserta, come se si recasse ad un intimo colloquio. Non ho mai potuto dimenticare l’accaduto”

In ogni tabernacolo, in ogni ostia consacrata, c’è la Presenza! C’è il Dio Onnipotente che ci ha creati e ci ricrea ogni giorno; ci ha amati e ci ama ogni giorno. Al nostro Dio non piace il passato, ma il Presente! È Presente nel visibile Presente! Santa Teresa di Gesù Bambino confidava: “Quando sono vicina al Tabernacolo, non so dire che una sola cosa al Signore: ‘Mio Dio, voi sapete che io vi amo’. E sento che la mia preghiera fa piacere a Gesù”.

Prendiamola questa autostrada: è gratuita e tenuta molto meglio che non le nostre! Ci si può andare ad alta velocità ed ognuno ha una personale corsia, preparata da Colui che fa da Navigatore in modo Divino!

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Per ogni approfondimento, www.intemirifugio.it

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Maria Cristina Corvo

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