Il card. Müller incontrerà la Fraternità San Pio X

Confermato l’incontro tra il presidente della commissione Ecclesia Dei e mons. Fellay, superiore generale della Fraternità. Non ancora ufficiale la data

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L’indiscrezione ha iniziato a circolare nella giornata di ieri, 3 settembre, e nel corso delle scorse ore ha trovato conferma da parte del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Prossimamente, forse domenica 21 settembre, avverrà un incontro tra il superiore generale della Fraternità San Pio X, mons. Bernard Fellay, e il cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e presidente della commissione Ecclesia Dei, creata nel 1988 da Giovanni Paolo II proprio con lo scopo di favorire il rientro nella Chiesa cattolica di tutti gli individui legati alla comunità “lefebvriana”.

L’antefatto che portò alla creazione di questa commissione fu la consacrazione da parte di mons. Marcel Lefebvre, il 30 giugno 1988, di tre sacerdoti senza l’autorizzazione della Santa Sede e la conseguente scomunica da parte di Roma. Nel 2009 un significativo passo verso la riconciliazione: con decreto della congregazione per i vescovi la scomunica latae sententiae del 1° luglio 1988 fu revocata.

L’incontro viene definito “informale”, anche se sarà la prima volta che il card. Müller, dopo la sua nomina all’ex Sant’Uffizio avvenuta nel 2012, incontra mons. Fellay. Il predecessore dell’attuale prefetto Müller, il card. William Joseph Levada, nel settembre 2011 in uno dei suoi ultimi atti aveva consegnato al superiore della Fraternità un testo contenente un Preambolo Dottrinale preparato Congregazione per la dottrina della fede e approvato dal Papa.

Il testo, considerato la condizione necessaria per procedere con un inquadramento che avrebbe portato la Fraternità a regolarizzare la sua posizione in seno alla Chiesa cattolica, non fu firmato da mons. Fellay. In un comunicato uscito nel giugno 2012 a firma don Christian Thouvenot, segretario generale della Fraternità, che spiegava le motivazioni della mancata approvazione il documento fu definito “chiaramente inaccettabile”.

L’ultimo episodio ufficiale di incontro tra rappresentanti della Fraternità e rappresentanti della Chiesa cattolica si è consumato nei mesi scorsi al termine di una cena a Santa Marta. Si trattò di un veloce saluto tra mons. Fellay e papa Francesco. Santo Padre che – come ricorda Andrea Tornielli su Vatican Insider – ha mantenuto negli anni un rapporto con don Christian Bouchacourt, già responsabile della Fraternità San Pio X in Argentina recentemente chiamato a ricoprire la stessa carica in Francia. “Al sacerdote conosciuto in Argentina – ricorda Vatican Insider -, in un colloquio il cui contenuto è stato reso noto dallo stesso Fellay, il Pontefice avrebbe confidato di non essere intenzionato a pronunciare nuove scomuniche nei confronti dei lefebvriani”.

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ZENIT Staff

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