Carpi: Festa della Sacra Famiglia di Nazareth

Per monsignor Cavina la famiglia fondata sul matrimonio è una risorsa per la società e occorre privilegiare sempre i diritti dei figli

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La festa della Sacra Famiglia di Nazareth che si celebra la prima domenica dopo il Natale è anche l’occasione per una riflessione sulla natura e il ruolo della famiglia nel contesto della società civile. Questo l’intento del Vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina che nell’omelia della messa celebrata oggi presso la parrocchia di Cividale di Mirandola è partito proprio dal brano evangelico che mette il luce come “un bambino è una persona fragile, debole, indifesa. Non può né affermarsi né difendersi. Ha bisogno di cure, di aiuto e di protezione. Anche Gesù non fa eccezione a questa legge della vita”.

E’ da questo presupposto molto umano e naturale che si evidenzia la missione stessa della famiglia nella società e nella Chiesa: “La famiglia di Nazareth – ha affermato monsignor Cavina – ci insegna a trattare le questioni familiari a partire dalla prospettiva dei figli. Se si privilegiassero i diritti dei bambini cambierebbe la percezione del divorzio, della procreazione artificiale, della pretesa all’adozione da parte di singles e coppie omosessuali, della corsa alla carriera professionale. Si scoprirebbe che la famiglia fondata sul matrimonio è davvero una risorsa per la società, un soggetto di interesse pubblico non equiparabile ad altre forme di convivenza di carattere privato”.

Auspicando poi per il nostro paese una politica più coraggiosa per sostenere le famiglie specie quelle con figli, il Vescovo di Carpi ha ricordato che “nel nostro Paese si continua ancora a vedere la famiglia come una delle voci di spesa del bilancio dello Stato, mentre ormai tutti gli studi hanno dimostrato che la famiglia è una ‘risorsa strategica’ per lo sviluppo umano integrale. Inoltre non si accetta l’idea che la famiglia prima di essere soggetto di consumo, è oggetto di produzione. Soprattutto di quei beni di consumi immateriali – quali la fiducia, il senso di responsabilità, la comprensione, l’aiuto, la collaborazione, la fedeltà, il perdono e la condivisone – senza i quali una società è incapace di futuro. La famiglia è la cellula fondamentale e più semplice della società. E’ la principale ‘scuola di tutte le virtù sociali’. La salute di una società si misura dalla salute della famiglia. Pertanto gli attacchi rivolti alla famiglia sono attacchi rivolti alla stessa società, le cui conseguenze, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti”.

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ZENIT Staff

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