Commemorazione dei defunti (seguito)

Risponde padre Edward McNamara, L.C., professore di Teologia e direttore spirituale

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Rispondendo al nostro articolo del 6 dicembre scorso sulla commemorazione dei fedeli defunti, un nostro lettore proveniente dalla tradizione bizantina ha offerto una spiegazione aggiuntiva.

Nel suo recente articolo sulla commemorazione dei defunti e i suoi sviluppi, Lei ha menzionato l’usanza di celebrarla in prossimità delle Pentecoste nella Spagna del VII secolo. Data l’influenza siro-greca sul rito mozarabico e gallicano, non mi sorprenderei se avessero seguito una tradizione simile a quella bizantina.

Nelle Chiese bizantine la nostra commemorazione dei defunti è intimamente legata alla nostra celebrazione della Pasqua. Li commemoriamo durante cinque sabati: il secondo sabato prima del Grande Digiuno, il secondo, terzo, e quarto sabato del Digiuno, ed infine il sabato prima della domenica delle Pentecoste. Inoltre celebriamo anche Tutti i Santi la domenica dopo Pentecoste. In questo modo ricordiamo tutta la Chiesa, richiamando alla mente il grande mistero della nostra salvezza”.

Come sottolineato dal nostro lettore, la tradizione bizantina è un po’ diversa, nell’avere varie commemorazioni dei defunti invece di una sola. Indubbiamente questa usanza ha influenzato la liturgia ispanica di quel periodo.

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I lettori possono inviare domande all’indirizzo liturgia.zenit@zenit.orgSi chiede gentilmente di menzionare la parola “Liturgia” nel campo dell’oggetto. Il testo dovrebbe includere le iniziali, il nome della città e stato, provincia o nazione. Padre McNamara potrà rispondere solo ad una piccola selezione delle numerosissime domande che ci pervengono. 

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ZENIT Staff

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