Colombia: monito dei vescovi contro gli "Erode" di oggi

Nel giorno della memoria dei Santi Innocenti, la Conferenza Episcopale ricorda i bambini mai nati

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Pregare per “i bambini di tutto il mondo e di tutti tempi che non hanno potuto nascere”. Questa è l’appello rivolto dalla Conferenza Episcopale della Colombia (CEC) ai fedeli in vista della memoria dei Santi Innocenti, celebrata ieri, sabato 28 dicembre.

In una dichiarazione pubblicata sul sito Internet dell’organismo, i vescovi del Paese latinoamericano ricordano che “nessuna circostanza, quanto grave possa anche apparire, può giustificare né rendere legale o moralmente accettabile di causare intenzionalmente la morte di un essere umano innocente… come è successo con i bambini che Erode ordinò di assassinare”.

In riferimento alla tradizione popolare molto diffusa in Spagna e nei Paesi latinoamericani di fare degli scherzetti – detti “inocentadas” – il giorno della festa dei Santi Innocenti, i vescovi scrivono che la ricorrenza “deve essere un ricordo permanente dell’impegno costante per la difesa della vita”. In questo giorno – sottolineano i vescovi – si commemora infatti i bambini uccisi per ordine di Erode, quando i Re Magi non rivelarono dove fosse nato Gesù.

“Nel giorno dei Santi Innocenti – si conclude la dichiarazione – ricordiamo i bambini che attraverso il battesimo di sangue la Chiesa ha riconosciuto come martiri e che si trasformano in icone della difesa della vita”.

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ZENIT Staff

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