La Santa Sede risponde alle accuse

Precisazioni del Governatorato circa le lettere di monsignor Carlo Maria Viganò

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CITTA’ DEL VATICANO, sabato, 4 febbraio 2012 (ZENIT.org).- In una dichiarazione diffusa oggi 4 febbraio e firmata dalla Presidenza del Governatorato della Stato della Città del Vaticano, la Santa Sede risponde in maniera puntuale alle illazioni che erano state sollevate dai mezzi di comunicazione di massa dopo una trasmissione televisiva in cui erano state rivelate due lettere dell’ex-segretario generale monsignor.Carlo Maria Viganò, oggi nunzio negli Stati Uniti.

Per un informazione corretta ne riportiamo per intero il testo originale.

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DICHIARAZIONE DELLA PRESIDENZA DEL GOVERNATORATO DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO

1. La pubblicazione abusiva delle due lettere di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò, la prima indirizzata al Santo Padre in data 27 marzo 2011, la seconda al Cardinale Segretario di Stato in data 8 maggio, è per il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano motivo di grande amarezza.

Le asserzioni in esse contenute non possono non causare l’impressione che il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, invece di essere uno strumento di governo responsabile, sia un’entità inaffidabile, in balia di forze oscure.

Dopo attento esame del contenuto delle due missive, la Presidenza del Governatorato ritiene suo dovere di dichiarare pubblicamente che le dette asserzioni sono frutto di valutazioni erronee, o si basano su timori non suffragati da prove, anzi apertamente contraddetti dalle principali personalità invocate come testimoni.

Senza entrare nel merito delle singole affermazioni, la Presidenza del Governatorato ritiene di dover attirare l’attenzione sui seguenti sicuri elementi di giudizio.

2. I bilanci preventivo e consuntivo del Governatorato, dopo essere stati approvati dalla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, vengono regolarmente sottoposti alla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, la quale li esamina nei propri uffici e li fa esaminare anche dal suo collegio di Revisori Internazionali. La Prefettura stessa ha, del resto, la possibilità di esaminare in ogni momento, senza preavviso, la documentazione di tutti gli Uffici del Governatorato nello stesso iter della sua produzione.

3. Come noto, gli investimenti finanziari del Governatorato, affidati a gestori esterni, subirono rilevanti perdite durante la grande crisi internazionale del 2008. Secondo criteri contabili stabiliti dalla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede in aderenza ai criteri stabiliti in Italia, dette perdite vennero distribuite anche sull’esercizio del 2009, che segnò quindi un passivo per Euro 7.815.000. Va per altro rilevato che, a prescindere dalle perdite finanziarie, la gestione economico-funzionale del Governatorato restò in attivo. Il passaggio dal risultato negativo per Euro 7.815.000 del bilancio consuntivo del 2009 al risultato positivo (finale) per Euro 21.043.000 del 2010 fu dovuto principalmente a due fattori: alla gestione degli investimenti finanziari del Governatorato, affidata dal Cardinale Presidente all’APSA Sezione Straordinaria nel 2009, e, in misura ancor maggiore, agli eccellenti risultati dei Musei Vaticani.

4. Gli appalti per nuove opere di un certo rilievo – come per es. il restauro in corso del Colonnato di Piazza S. Pietro o la costruzione della fontana di S. Giuseppe – vengono assegnati con regolare gara e dopo esame da parte di una commissione ad hoc, istituita di volta in volta dal Cardinale Presidente. Per i lavori di non grande entità la Direzione dei Servizi Tecnici si avvale del proprio personale o anche di ditte esterne qualificate, ben conosciute, sulla base di prezziari in uso in Italia.

5. La Presidenza del Governatorato dello SCV esprime piena fiducia e stima agli illustri membri del Comitato Finanza e Gestione e li ringrazia per il prezioso contributo da loro prestato con riconosciuta professionalità e non poco dispendio di tempo, senza alcun onere per il Governatorato, confidando di poter continuare ad avvalersi del loro consiglio anche in futuro.

La Presidenza conferma altresì la sua piena fiducia nelle Direzioni e nei vari Collaboratori, essendosi rivelati infondati – dopo accurato esame – sospetti e accuse, come del tutto infondata sino ad apparire risibile, la notizia, debitrice di un certo giornalismo assai poco serio, secondo la quale sarebbero state effettuate intercettazioni telefoniche e ambientali all’interno di un procedimento meramente amministrativo e disciplinare!

6. La Presidenza è ben consapevole del fatto che la gestione del Governatorato, seppur già ben ordinata e proficua, può essere ulteriormente perfezionata in conformità alle raccomandazioni espresse dalla Società di Gestione McKinsey, incaricata nel 2009 dal Cardinale Presidente su proposta del Comitato Finanza e Gestione. L’attuazione delle proposte migliorative avanzate dalla McKinsey, già da tempo avviata, sarà proseguita nello stesso spirito, e si ribadisce che la trasparenza e il rigore, lodevolmente perseguiti dalla precedente Presidenza, con pari impegno e altrettanta serenità, sono perseguiti anche dagli attuali Superiori.

7. Il Governatorato tutto – Presidenza, Direttori, Capi Ufficio, impiegati e lavoratori – desidera riaffermare la comune ferma volontà di continuare ad impiegare tutte le forze nel servire, con fedeltà ed integrità totale, il Sommo Pontefice, nella consapevolezza del grande onore e della grande responsabilità, che esso ha nell’essere al servizio del Papa.

Giovanni Card. Lajolo
Presidente emerito

+ Giuseppe Bertello
Arcivescovo tit. di Urbisaglia, Presidente

+ Giuseppe Sciacca
Vescovo tit. di Vittoriana, Segretario Generale

+ Giorgio Corbellini
Vescovo tit. di Abula, già Vice Segretario Generale

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ZENIT Staff

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