La Legione di Cristo conferma l'impegno contro gli abusi sessuali

Lettera del Vicario Generale a tutti i membri della Congregazione

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In maniera trasparente e responsabile la Legione di Cristo è impegnata a verificare le accuse di abusi sessuali.

E’ quanto ha scritto il Vicario Generale della Legione di Cristo padre Sylvester Heereman LC, in una lettera inviata a tutti i membri della Congregazione.

Il Vicario Generale ha assicurato che la Legione non tollera casi di abusi, e nell’eventualità  chiunque sarà trovato colpevole, dovrà affrontare responsabilmente le conseguenze di tipo giuridico ed ecclesiale.

La lettera di padre Heereman contiene una relazione dettagliata su come la Legione ha affrontato i casi di abuso di Marcial Maciel e di altri membri della congregazione.

Si tratta della relazione più completa che la Legione abbia mai pubblicato sui casi di abuso.

“Quando ci confrontiamo con la realtà degli abusi sessuali, – ha spiegato padre Heremann- è importante garantire il rispetto della difesa e della dignità delle persone, quali per esempio: la compassione e la solidarietà con le vittime, la responsabilità di proteggere le persone che sono sotto la nostra cura pastorale, il diritto dell’imputato ad un giusto processo , la promozione e la difesa della giustizia, e – tenendo presente che l’abuso sessuale è un comportamento che non sarà mai tollerato – la misericordia e il sostegno di coloro che sono colpevoli di questo crimine “.

Il Vicario Generale della Legione ha quindi delineato i principi che guidano la valutazione ed il discernimento per affrontare i casi di abuso :

1. Ciascun Direttore territoriale della congregazione è responsabile per la prevenzione, la valutazione e il discernimento per quanto riguarda gli abusi nella sua area di competenza, in maniera strettamente collegata con le autorità civili ed ecclesiali .

2. Ogni Direttore territoriale attuerà un codice di condotta, selezionando con attenzione chi chiede di entrare nella Congregazione e lavorando per  fornire una formazione adeguata.

3. Ogni Direttore territoriale applicherà procedure chiare e trasparenti per valutare le accuse, nel pieno e totale rispetto dei diritti delle vittime e degli imputati.

4. La nostra massima priorità è quella di garantire il benessere della vittima e la prevenzione per ogni eventuale violazione o abuso.

5. L’ imputato ha il diritto di manifestare la presunzione di innocenza fino a prova contraria.

6. Se accadesse che un Legionario ancora in formazione si trovi ad essere implicato in una questione di abuso, il suo cammino verrà sospeso e si applicheranno tutte le misure legali del caso. Se il caso di abuso riguarda un sacerdote si applicheranno la sanzioni previste per i reati di ordine civile ed ecclesiale. Se gli abusi riguardano un laico, esso sarà escluso da qualsiasi attività.

Padre Heereman ha fornito un resoconto del lavoro svolto dalla Commissione che il cardinale De Paolis ha istituito “con la missione di prestare attenzione a quanti hanno richiesto una risposta dai Legionari di Cristo direttamente o indirettamente a causa di p. Maciel”.

Il vicario generale dei Legionari ha assicurato che “tutte le vittime di Maciel che hanno approcciato la commissione sono state visitate, ascoltate e prese in considerazione. Con ognuno la commissione ha riflettuto su come la Legione potrà curare le loro ferite e fronteggiare le loro difficoltà attuali. In seguito la Commissione ha espresso proposte personalizzate al delegato pontificio e alla direzione generale. Abbiamo agito d’accordo e in questo momento nessuno di questi casi rimane aperto”.

Complessivamente i sacerdoti accusati di abusi sessuali su minori sono 35, di cui:

14 assolti (comportamento imprudente o accuse infondate)

9 colpevoli (incluso il fondatore)

2 ineleggibili per indagine canonica al momento della presentazione delle accuse

10 ancora sotto inchiesta 

Cinque superiori (sei con il fondatore) accusati di abusi sessuali nei confronti di adulti, di cui:

3 assolti (comportamento imprudente ma non delittuoso; una restrizione liberamente accettata al ministero sacerdotale per precauzione);

2 colpevoli (3 con il fondatore) 

In termini percentuali meno dell’1% dei 1.133 sacerdoti ordinati nella storia della congregazione sono stati trovati colpevoli di abuso sessuale (11 verdetti di colpevolezza in totale). Meno del 4% dei sacerdoti Legionari è stato accusato di comportamenti sessualmente inappropriati.

Contemporaneamente alla lettera di padre Heereman, il direttore territoriale per il Nord America, padre Luis Garza LC, ha annunciato che non vi sono dubbi sulle accuse a carico di padre William Izquierdo – già formatore dei novizi, presso il noviziato della Legione a Cheshire (Connecticut), dal 1982 al 1994. 

Padre Heereman ha spiegato perché si renderebbe necessaria la pubblicazione del risultato dell’investigazione: “La prevenzione di futuri casi e la tutela delle vittime (note ed eventualmente ignote) sono una priorità. Per questa ragione, a volte può essere necessario per i superiori della congregazione rivelare il fatto che sono state recepiti un’accusa e, al tempo stesso, i risultati dell’indagine. Ciò può essere, al tempo stesso, un dovere di giustizia per le vittime e le persone affidate alla cura pastorale, sebbene possa comportare la sopportazione di effetti indesiderati come lo scandalo e il danno alla reputazione del sacerdote”.

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ZENIT Staff

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