La prima edizione del Premio “Giuseppe De Carli” è stata vinta da “Benedetto XVI. Ritratto inedito”, documentario del vaticanista del Tg2 Rai, Lucio Brunelli. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri, 5 dicembre, presso la Pontificia Università della Santa Croce che, insieme alla Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” Seraphicum, ha offerto il proprio contributo accademico all’Associazione culturale “Giuseppe De Carli – Per l’informazione religiosa”.
Secondi classificati, ex aequo, Daniela Mazzoli, di Rai Educational, per il documentario “Scrittori per un anno – Fede e letteratura” e Joaquim Franco, con “Arquivo Secreto Vaticano”, andato in onda sull’emittente portoghese SIC TV. Inoltre, sono stati assegnati direttamente dall’Associazione due premi: uno alla carriera, al vaticanista Marco Tosatti, e l’altro a una giovane promessa del giornalismo, la venticinquenne Elisa Bertoli.
L’opera vincitrice, si legge nelle motivazioni del premio, “propone un Ratzinger inedito, sia per le immagini mai trasmesse prima, sia per le testimonianze che hanno privilegiato voci lontane dalle gerarchie ecclesiastiche, attingendo a vite “normali” e talvolta “difficili”. Ne emerge un’immagine fortemente umana di papa Benedetto, restituendo così una biografia vera ed emozionante di un pontefice che ha guidato la Chiesa in uno dei periodi più difficili e contraddittori, dimostrando sempre quel coraggio, quell’amore e quella tenerezza che spesso non sono stati adeguatamente colti e raccontati”.
Il lavoro della seconda classificata, Daniela Mazzoli, propone un viaggio nel rapporto tra letteratura e fede, due mondi a volte distanti, altre volte tanto vicini da “fare della letteratura una testimonianza di fede e della fede capolavori letterari”. Quanto al secondo ex aequo, l’opera del portoghese Joaquim Franco conduce alla scoperta dell’Archivio Segreto Vaticano, un luogo affascinante “dove è custodita la storia non solo del governo della Chiesa ma del mondo intero”.
L’associazione De Carli è nata nel 2012 in memoria del vaticanista ideatore di Rai Vaticano, che è stato ricordato, in apertura di cerimonia, con un video realizzato da Pier Luigi Lodi. Era presente anche l’attuale direttore di Rai Vaticano, Massimo Enrico Milone, secondo il quale De Carli coniugava l’imperativo di verità, bontà e bellezza indicato da Papa Francesco all’udienza per i giornalisti.
La premiazione è stata preceduta da una tavola rotonda sullo stato dell’arte dell’informazione religiosa, introdotta dai saluti di Monsignor Luis Romera, rettore della Pontificia Università della Santa Croce, e di Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Quest’ultimo ha ricordato tre caratteristiche di De Carli: il grande spessore culturale, indispensabile per fare un’informazione religiosa a tutto campo; la fede, in particolare il suo grande amore per la Bibbia; la grinta: se era convinto di un’idea, la portava avanti.
Alla tavola rotonda sono intervenuti Valentina Alazraki (Televisa, Messico), Rosario Carello (A Sua immagine, Rai 1) e Andrea Tornielli (La Stampa – Vatican Insider), moderati da Federico Piana della Radio Vaticana. Si sono ripercorsi gli ultimi trent’anni di informazione religiosa da Giovanni Paolo II, di cui Valentina Alazraki ha ricordato alcuni aneddoti, a Benedetto XVI, fino a Papa Francesco. Si è riflettuto sul ruolo del vaticanista, che secondo Carello non deve scivolare nel “gossip ecclesiastico”, ma deve diventare un esperto di umanità e raccontare il mondo cattolico. Per Tornielli i grandi cronisti come De Carli si riconoscono nel momento dell’emergenza.
Dopo la consegna dei premi, introdotta dal presidente dell’Associazione, Elisabetta Lo Iacono, il vice presidente Giovanni Tridente ha lanciato la II edizione del Premio “Giuseppe De Carli”, che prevede una novità: oltre alla categoria dei giornalisti, ci sarà una categoria “Giovani” per coloro che si affacciano alla professione e che alla data del 31 dicembre 2013 non hanno compiuto 30 anni.