La celebrità sta cambiando Peter che, tutto preso dal segreto ruolo di supereroe, inizia a trascurare la fidanzata Mary Jane, insidiata dall’amico Harry il quale, da parte sua, ha ancora l’obiettivo di uccidere Spiderman per vendicare la morte del padre.
Nel frattempo Eddie Brock – un giovane fotografo – sta insidiando la posizione di Peter al Daily Bugle, la figlia del capo della polizia fa breccia nel suo cuore, l’assassino di zio Ben fugge dal carcere e viene trasformato nel pericoloso Uomo-Sabbia, e una misteriosa entità precipita sulla terra e inizia a prendere il controllo della personalità di Peter…
Avevamo chiuso la recensione a ‘Spider-Man 2’, uno dei film più belli del 2005 (recensito anche su Scegliere un film 2005), esprimendo l’auspicio che i successivi, già previsti, sei capitoli della saga sull’uomo ragno fossero all’altezza dei primi due. L’auspicio può ritenersi soddisfatto per ciò che riguarda le ambizioni: gli autori diSpider-Man 3, proprio come avevano fatto nei primi due capitoli della saga, hanno tessuto la loro tela narrativa su temi imponenti: l’Arroganza e l’Umiltà, la Sincerità e la Menzogna, la Vendetta e il Perdono.
Ma i fratelli Raimi e lo sceneggiatore Sargent avrebbero avuto bisogno di essere dei veri e propri uomini-ragno della narrazione per riuscire a dominare tutti i fili drammatici che hanno preteso di tendere da un capo all’altro della storia. Quattro antagonisti (Harry, l’Uomo-Sabbia, Eddie, l’Entità dallo Spazio), due ragazze (Mary Jane e la figlia del capo della polizia), due personalità in contrasto espresse da una doppia versione – una rossa e una nera – del costume da supereroe: per muoversi agili fra tutti questi elementi narrativi occorreva essere non meno acrobatici di Spiderman quando volteggia disinvolto fra i grattacieli di New York.
È evidente lo sforzo di ricondurre tutto ad unità, di ridare un unico senso ai conflitti scatenati e alle loro risoluzioni. Ma proprio l’evidenza dello sforzo compiuto pregiudica il risultato, e determina una pesante macchinosità dell’intreccio e del carrozzone spettacolare che, a dispetto della massiccia dose di action fatica a trascinarsi lungo i 140 minuti di film.
Quel sottile, ma perfetto equilibrio dei primi due capitoli, fra fumettone e dramma esistenziale, fra feuilleton avventuroso e film di maturazione, qui traballa pericolosamente. Le scene d’azione funambolica tendono a diventare intermezzi funzionali a dare la sveglia allo spettatore più che emozionanti parti dell’intreccio. Il protagonista Tobey Maguire pare disorientato sul tono da dare alla propria interpretazione, intensamente drammatica o ironicamente fumettistica, non meno che il suo personaggio è indeciso su quale “lato della forza”, oscuro o luminoso, seguire. Le attrici – Kirsten Dunst e Bryce Dallas Howard – sembrano più convinte sul tono recitativo da seguire, peccato però che abbiano optato per gli estremi opposti: da drammone la Dunst, da fumettone la Howard.
È confermata la produzione di Spiderman 4. Sempre Raimi alla regia. Forse Koepp (autore del primo capitolo) alla tastiera del computer. Forse qualcun altro al posto di Tobey Maguire sotto i panni del supereroe.
Speriamo che la prossima volta l’auspicio di ritrovare la qualità dei primi due capitoli sia soddisfatti non solo per quel che riguarda le ambizioni.
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Titolo Originale: SPIDER-MAN 3
Paese: USA
Anno: 2007
Regia: Sam Raimi
Sceneggiatura: Sam Raimi, Ivan Raimi, Alvin Sargent (ispirato al personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko)
Produzione: Columbia Pictures, Marvel Enterprises
Genere: fantasy
Durata: 140′
Interpreti: Tobey Maguire, Kirsten Dunst, James Franco, Thomas Haden Church, Topher Grace, Bryce Dallas Howard, Rosemary Harris
Per ogni approfondimento: http://www.familycinematv.it