Quanto è velenosa la contraccezione? (Prima parte)

Il dott. Renzo Puccetti risponde ai mille interrogativi che stanno dietro la diffusione e somministrazione delle pillole contraccettive

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A queste ed altre domande ha provato a rispondere il dottor Renzo Puccetti con il libro: “I veleni della contraccezione” pubblicato dalla ESD (Edizioni Studio Domenicano). E’ scritto nell’ultima di copertina: “La pillola contraccettiva ha rivoluzionato la società, ha sconvolto gli equilibri demografici, ha rotto l’unità della dottrina cristiana ed ha lacerato la Chiesa Cattolica in un confronto senza esclusione di colpi”.

Il libro di Puccetti narra della scoperta della pillola, il suo sviluppo e la diffusione, gli interessi delle lobbies del controllo demografico, la risposta dei metodi naturali, la battaglia tra vescovi, teologi, medici, associazioni di laici, il ruolo di Paolo VI, lo scontro sulla contraccezione negli anni che precedettero e seguirono il Concilio Vaticano II, la redazione dell’Humanae vitae, la fedeltà e la ribellione al Papa.

Nel volume, l’autore analizza la dottrina dei padri della Chiesa, lo strappo degli anglicani, il Magistero dei pontefici, gli insegnamenti di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, spiegando quali sono state le conseguenze della diffusione della mentalità contraccettiva sulla famiglia e sulla società.

Renzo Puccetti è medico, specialista in Medicina interna, docente di Bioetica al Pontificio Ateneo “Regina Apostolorum” e al Master in Bioetica del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. Socio fondatore della Società Medico-Scientifica Promed Galileo, è membro della Research Unit dell’European Medical Association. È autore di libri e di numerosi articoli scientifici di bioetica pubblicati su riviste nazionali ed internazionali. Per questi temi collabora con numerose riviste e conduce una seguita trasmissione radiofonica. ZENIT lo ha intervistato.

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Perché questo titolo? “La contraccezione avvelena?”

Renzo Puccetti: Il titolo fa il paio con l’immagine in copertina: una mela rossa, matura, ha l’aria di essere succosa, é invitante. Nella iconografia del racconto del peccato originale la mela é usata per indicare il frutto proibito. Il termine latino malum ha il significato di mela e di male; quando Adamo mangia la mela offertagli da Eva persuasa dal serpente, il male entra nel mondo e con esso la morte. Con la contraccezione e con la pillola in particolare é sembrato a molti che si potessero risolvere molti problemi, demografici, sociali, coniugali, familiari, teologici. Ho cercato di raccontare tutte le apparenti buone ragioni che furono avanzate, il tremendo sforzo di coloro che di fronte alla marea di argomentati a in favore della contraccezione resistettero, avendo fiducia nella ragione, ma ancor più aggrappandosi alla fede della Chiesa che sin dagli albori aveva insegnato essere la contraccezione un male. Il tempo, da galantuomo qual è, ha poi dimostrato quanto le ragioni a sostegno della pillola fossero malfondate, gli effetti del suo impiego disastrosi e il deserto a cui si sarebbe giunti.

Per decenni la contraccezione è stata presentata come una panacea, un progresso, simbolo della emancipazione e della libertà per le donne. Era impossibile opporsi senza essere insultato. Può spiegarci quali sono gli ambiti di salute personale, sociali, culturali e religiosi dove è arrivato il veleno della pillola?

Renzo Puccetti: Posso qui solo accennare al fatto che nella fase di sperimentazione e nei primi anni di commercializzazione della pillola centinaia di donne morirono per effetti tromboembolici. Seppure le pillole oggi in commercio abbiano dosaggi estrogenici molto più bassi, tali complicanze permangono e sono ben note ai medici. Si pensò di risolvere il problema della bomba demografica, come allora si diceva, e facendo ingoiare miliardi di pillole alle donne ci ritroviamo con un occidente in inverno demografico, culle vuote, piramide rovesciata tra giovani e anziani e con la più grave e duratura crisi economica dal 1929. Si pensò che la pillola avrebbe favorito una più stretta unione degli sposi e un contrasto agli aborti, ma dopo la messa in commercio delle pillole i divorzi aumentarono e con essi le nascite fuori dal matrimonio e poi gli aborti, milioni e milioni.

Al Concilio Vaticano II ci fu un grande dibattito sul tema. Lei ha ricostruito in dettaglio gli argomenti, le posizioni, i contrasti e l’intensa discussione. Cosa ha scoperto?

Renzo Puccetti: Non credo si tratti di una scoperta, gli storici del concilio conoscono questi aspetti molto bene, ma forse mancava un contributo che desse unitarietà ai moltissimi frammenti. Papa Paolo VI sottrasse il controllo delle nascite alla discussione conciliare, nondimeno la riflessione ed il confronto dei padri conciliari sul matrimonio che poi si concretizzerà nella costituzione Gaudium et spes fu largamente condotto tenendo gran conto delle implicazioni per l’ammissibilità o meno della contraccezione. Vi fu una vera e propria battaglia teologica in cui la difesa della dottrina fu affidata dalla Provvidenza a pochi coraggiosissimi teologi e padri conciliari. Mi consenta di ricordarne una poco conosciuta da cui sono stato affascinato, il teologo gesuita John Cuthbert Ford, un uomo che si batté con tutte le forze e fu molto importante nel sostenere il Papa.

La pubblicazione dell’enciclica Humanae Vitae, per alcuni fu provvidenziale, per altri fu un dramma. Paolo VI mostrò coraggio e lungimiranza, ma fu aspramente criticato. Alcune Conferenze Episcopali si opposero fino al punto da minacciare lo scisma. Lei ne racconta nel libro, in sintesi…

Renzo Puccetti: Sì, se diverse sono le voci che hanno raccontato quello che fu chiamato un pò ipocritamente il dissenso dal Magistero da parte di laici, sacerdoti e teologi, non sono molti coloro che hanno ammesso l’infedeltà dei pronunciamenti di non poche conferenze episcopali dietro una coltre di mielosi distinguo. Per questo ho pensato fosse importante riportare le parole molto critiche sul documento pastorale della conferenza episcopale austriaca pronunciate dal primate di Austria, il cardinale Schönborn, nel marzo 2008 a Gerusalemme. Ho creduto inoltre utile riportare i passaggi salienti dei principali documenti da cui si ha la chiara percezione di come alcune direttive pastorali fornivano istruzioni in contrasto con il contenuto dell’Enciclica producendo il risultato surreale che una stessa azione era considerata in una determinata nazione tale da non consentire il ricevimento della Comunione, al contrario di quanto avveniva nella nazione confinante. Ora, con tutta l’apertura per le giuste istanze di inculturazione, non mi pare che questa possa essere annoverata tra le migliori prove di cattolicità, intendo di universalità, non credo infatti che quando sarò giudicato la nazionalità sul passaporto avrà grande rilevanza. Mi pare che questo sia uno spunto da non trascurare per la riflessione sullo spazio dottrinale da riservare alle conferenze episcopali.

(La seconda parte segue domani, martedì 31 dicembre)

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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