“Ricordo Benny Lai, decano dei vaticanisti italiani e testimone diretto del Concilio, con l’affetto e la stima che si deve agli amici di lunga data. E’ stato fra coloro che hanno contribuito a far conoscere al grande pubblico il Concilio Vaticano II, e lo ha fatto, durante il suo svolgimento e successivamente, con articoli e libri nei quali l’analisi approfondita di eventi di portata storica si coniugava con l’arguzia del grande cronista. Da ricordare anche i suoi studi sul cardinale Siri. Il suo era il punto di vista di un laico, come amava definirsi per sottolineare il distacco dell’osservatore imparziale, ma anche quello di un intellettuale rispettoso della realtà ecclesiale nella sua complessità. Come tale, ebbe modo di apprezzare il lavoro della Comunità di Sant’Egidio, che giudicava tra i frutti maturi del Concilio. Sono onorato di essere stato suo amico, e oggi ne ricordo con affetto l’impegno professionale e la grande umanità”.
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